mercoledì 19 settembre 2018

Dal web per una prima Introduzione e non importa per nulla chi ne sia l'autore "un’adorazione che esalta Dio, che è accentrata su Cristo e che viene animata dallo Spirito"

Risultati immagini per foto della bibbia aperta sul libro dell'apocalisse

Quando i cristiani si riuniscono per adorare Dio nel giorno del Signore sono resi partecipi all’attività più significativa, rilevante e bella che sia possibile! L’adorazione non è solo la vocazione principale della chiesa, ma è anche l’attività fondamentale dei cherubini e dei serafini, i fiammeggianti servi di Dio che volteggiano attorno al trono celeste, esprimendo incessantemente lode e devozione. Il profeta Isaia ci ha lasciato una descrizione concisa di tale adorazione, quando racconta:
Vidi il Signore seduto su di un alto trono, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: “Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!”(Isaia 6:1-3).
Inoltre, l’apostolo Giovanni narra che nella sua visione egli guardò nella stanza del trono del cielo e udì miriadi e miriadi di voci angeliche che esclamavano forte:
“Degno è l’Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la lode”. E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: “A colui che siede sul trono, e all’Agnello, siano la lode, l’onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli”. Le quattro creature viventi dicevano: “Amen!” E gli anziani si prostrarono e adorarono (Apocalisse 5:11-14).
In seguito l’apostolo vide una grande folla che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. E gridavano a gran voce, dicendo: “La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono e all’Agnello” (Apocalisse 7:9-10).
Questa fessura aperta nel cielo ci mostra che la vera adorazione celeste è ferventemente riverente, gloriosamente solenne, eccezionalmente gioiosa, completamente teocentrica e ardentemente focalizzata sulla persona e sull’opera redentiva di Cristo.