giovedì 6 gennaio 2022

La professione di fede nella tradizione delle chiese evangeliche libere del Conte Piero Guicciardini(21 luglio 1808 – 23 marzo 1886)


 


Biografia. sta in

 

https://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=261


Professione di fede 

«Non occorre andare alla Chiesa per pregare, né per rendere grazie al Signore. Anzi, quando volete pregare ritiratevi nella vostra cameretta; dove due o tre sono riuniti nel nome del Signore, ivi Egli è presente ed ascolta (Matt., VI, 6; XVIII, 19 e 20). Rompete il pane e bevete il vino insieme in commemorazione della morte del Signore (I Cor., XI, 26). In tal modo mostrerete la vostra fede nel suo unico sacrificio che non ci è più bisogno di rinnovare, perché già compiuto e perché è perfetto (Ebrei IX, 24-28; X, 10, 12). Andate di casa in casa per rompere il pane. Così facevano tutti i fedeli, tutti i discepoli nei tempi apostolici. Non vi è bisogno per questo né di apparato, né di forma, né di persone speciali. Ciò è buono a sapersi in tempi difficili e di persecuzione come questi, in cui non è permesso alla vera chiesa di avere una organizzazione esteriore. Tutti i fedeli sono sacerdoti al Signore, potendo tutti i fratelli entrare nel Santuario, essendo tutti quanti edificati per essere un sacerdozio santo, ed avendoci Gesù Cristo fatti sacerdoti a Dio (Ebrei, X, 19; I Pietro II, 9;Apoc., I, 6). Il Signore poi manifesterà nell’assemblea i diversi suoi doni e i diversi ministeri: e la Chiesa (non il Papa, né qualunque gerarchia) riconoscerà i doni dello Spirito Santo, e i diversi ministeri, provando gli spiriti per mezzo della Parola, come è espressamente ordinato (I Cor., XII; Ef., IV, 11-13). Or nessuno sia passivo nella ricerca della propria salvezza. Iddio nell’ultimo giorno non chiamerà al rendiconto i mallevadori, cioè non il ministro, non il confessore, non il vescovo, non il papa; ma ciascuno sarà giudicato per conto proprio. Però ciascuno esamini se stesso se veramente è membro di Cristo, e se è lavato nel suo sangue prezioso. L’essere anatema e scomunicato dagli uomini non vuol dire niente; quel che occorre è essere uniti, e una medesima cosa col Signore: quel che occorre è d’esser trovati fedeli, e sapersi nel sangue dell’Agnello "


https://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=172