giovedì 22 settembre 2022
Christians for the Abolition of Prisons. Meditazione del 21 Settembre 2022
giovedì 15 settembre 2022
Cristiani per l'abolizione delle carceri-- Meditazione del 14 Settembre 2022
domenica 4 settembre 2022
Christians for the Abolition of Prisons- meditazione del settembre 2022
Per il testo in Inglese
https://christiansforabolition.org/2022/08/31/abolitionlectionary-proper-18-2/
Meditazione di Sarah Lynne Gershon (she/her) is an MDiv/MTS student, DOC pastor, and lives at the Bloomington Catholic Worker.
TESTO BIBLICO DI RIFERIMENTO
Luke 14:25–33
25 Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse: 26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27 Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo.
28 Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? 29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: 30 Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. 31 Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32 Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace. 33 Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
PER UN TENTATIVO DI TRADUZIONE IN ITALIANO DELLA MEDITAZIONE
Mentre leggevo il Vangelo di Luca per prepararmi a questa riflessione , sono stata colpita dal numero crescente di persone che accorrevano per ascoltare e vedere Gesù. Hanno testimoniato il suo potere di guarire e la sua volontà di sfidare i sistemi oppressivi e hanno voluto partecipare. Lo hanno sentito predicare un Vangelo che ha capovolto l'ordine sociale, predicando la benedizione per coloro che di solito sperimentavano il male e annuncio di afflizione per i privilegiati. Quando arriviamo al capitolo 14, Luca dice che molte folle seguivano Gesù.
Per chi annuncia nella chiesa cristiana la proposta abolizionista, la risposta di Gesù fornisce spunti per capire come reagire al crescente interesse per l'abolizione delle carceri e della polizia. Invece di minimizzare i costi sociali e materiali del perseguire il suo Vangelo, persino i rischi fisici, Gesù li ammonisce ad affrontare subito la radicalità del suo messaggio. Questo mi ricorda la risposta di Mariame Kaba al crescente interesse per l'abolizione della polizia dopo l'omicidio di George Floyd: "Sì, vogliamo davvero abolire la polizia". Gli scritti di Kaba sull'abolizione sono sempre ricchi di sfumature, riconoscendo che stiamo lavorando all'interno di un sistema che cerchiamo di abolire, ma è anche attenta ad assicurarsi che nel nostro lavoro sia chiara la necessità di sradicare completamente questo sistema oppressivo.
Quello che Gesù e Mariame Kaba ci ricordano è che non possiamo permetterci di rimanere legati alle carceri o alla polizia o confondere la riforma con l'abolizione. Questo potrebbe allontanare amici e familiari. Potrebbe non essere il miglior modo di proporre. Di certo minaccia le economie che si basano sul complesso carcerario-industriale e solleva timori (fondati o meno) per molte persone riguardo alla loro sicurezza fisica e alla capacità di tenere al sicuro i propri beni personali. Sebbene alcune di queste preoccupazioni siano affrontate nell'ambito dell'organizzazione abolizionista (non trarre profitto dai prigionieri, ma certamente valorizzare il benessere fisico delle persone), esse sono affrontate all'interno di un quadro che disconosce completamente i metodi punitivi e violenti per affrontare il male. Allo stesso modo, Gesù è chiaro sul fatto che, per essere suoi discepoli, dobbiamo distaccarci completamente dai sistemi oppressivi di questo mondo.
Riponiamo la nostra fede nella promessa del regno di Dio, anche quando sembra insensata e stolta . Continuiamo a perseguire nuovi modi di vivere nel mondo, prendere su di noi bisogni degli altri e affrontare i conflitti, anche quando sembra rischioso. A volte potrebbe essere davvero rischioso e richiederà molto del nostro tempo e delle nostre risorse. Se sosteniamo la giustizia trasformativa e non siamo disposti a impegnarci in questo lavoro, sicuramente falliremo e faremo la figura degli sciocchi. Per questo motivo, Gesù non incoraggia le folle minimizzando questi costi. Al contrario, le ammonisce a "contare il costo" e cerca seguaci che mettano con tutto il cuore la loro fede nel Vangelo che sta predicando. Quando condividiamo la buona notizia della giustizia trasformativa, possiamo fare altrettanto.
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giovedì 1 settembre 2022
secoonda parte PANE e VINO per una TERRA di BENEDIZIONE--nella storia delle Comunità Cristiane di Base 10/03/2013
CONDIVISIONE del PANE e del VINO come DONO di PACE
UNO/A
Lo Spirito del Signore ci ha chiamato anche questa sera a sperimentare nell’incontro comunitario uno spazio di gratuità e di grazia, aperto all’ospitalità divina che irrompe nella nostra vita quotidiana con i suoi frammenti di fatica, i suoi momenti di gioia, i suoi incontri con altre persone e con persone altre in un cammino che non ha confini, non ha muri né barriere.
TUTTI/E
Benedetto Dio della generosità che ti riveli in coloro che sono disposti/e a condividere i beni perché il maggior numero possibile ne possa usufruire
Benedetto Dio della gioia e della felicità che vivi nel vagito delle nascite, nello sbocciare dei fiori, nella luce degli occhi che riflettono amore
Benedetto Dio della libertà e della responsabilità che ti manifesti in coloro che si prendono cura , con vero spirito di servizio, della costruzione di una serena convivenza sociale e politica .
Ti riconosciamo Dio della compassione in coloro che condividono e s’impegnano a curare le sofferenze fisiche e psicologiche degli uomini e delle donne
Ti riconosciamo Dio dell’ospitalità in coloro che operano per costruire l’ arcobaleno dei popoli con la differenza dei colori e la ricchezza dell’unità nella convivialità
Ti riconosciamo Dio vivente quando accompagni per le strade del mondo coloro che operano per la giustizia , per la pace, per la solidarietà
Accompagnasti Gesù di Nazareth per le strade della Galilea e della Giudea, e gli facesti dono del calore della tenerezza nelle sue relazioni e della forza dell’energia nelle sue azioni di resistenza a coloro che osteggiavano il suo messaggio di uguaglianza, di fraternità e di sororità.
Nel pane e nel vino benedetti che ora condividiamo come segni della vita donata per amore noi vogliamo vivere la memoria di Gesù messaggero e testimone del Regno, ed impegnarci al suo compimento con pratiche di relazioni liberanti e liberatrici.
Peppino Coscione
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