sabato 29 agosto 2020

Practicing Resurrection. ANNO 2018 https://www.patheos.com/blogs/faithshift/2018/04/practicing-resurrection/

L'immagine può contenere: incendio, spazio all'aperto e natura
TESTO   IN  INGLESE-  TRADUZIONE  NON  UFFICIALE  IN  ITALIANO 

Today is Resurrection Sunday. It’s a day where Christians tell the Easter story and Jesus risen from the tomb and remember that out of the death and darkness, hope and new life emerge.

I know so many of you reading here have found yourself in an awkward position with Easter and the only thing we can muster is a cold and broken Hallelujah.


Despite many shifts in faith over the years, I am still thankful for resurrection and that without the Friday and Saturday of Jesus’ story, Sunday means nothing. Without death and suffering, there is no joy. Our past is always part of our future.  Our stories are always a strange and holy mix of sorrow and joy, beautiful and ugly, dark and light, despair and hope.

I also love another form of the word–resurrecting.

Here are some synonyms for “resurrecting”:  awakening, bouncing back, breathing new life into, brightening, coming to life, making whole, overcoming, reawakening, recovering, rekindling, renewing, renovating, restoring, resuscitating, snapping out of it, springing up, strengthening, waking up.

Resurrect-ing.

It’s a verb. It’s active. It’s ongoing.

It’s not an event but a way of living.

One of my favorite lines in a poem is from Wendell Berry, one of the most often quoted around Easter time. He says, “practice resurrection.

Practice resurrection.

Many of us are resurrecting in all kinds of unique, wonderful, and scary ways this season.

We’re waking up.

We’re healing.

We’re shedding things that hinder.

We’re coming to life again after a season of painful loss.

We’re finding our voice and advocating and resisting and persisting.

We’re uncovering our passions.

We’re discovering life in unlikely places.

We’re showing up instead of hiding.

We’re thawing hardened hearts.

We’re loving God in new ways.

We’re trying new things.

We’re loosening our grip on things we once held tightly.

We’re rebuilding after deconstructing. 

We’re trying to stand up after a season of crawling We are resurrecting.

During baptisms I love sharing 2 Corinthians 5:17, “The old has gone, the new is here.” But in my day to day living, I also like to think of this process as an active part of spiritual formation and transformation “the old is always dying, and the new is always coming.”

That’s much more what real life is like for most of us. 

The old is always dying, the new is always coming.

Also, we never know what’s going to die and what new might emerge.

This year Easter is extra tender as my dad is living with us in home hospice. Over this past week he’s taken a significant downturn and I’ve been deeply struck by the vulnerability of life in completely new ways. In the middle of so much grief is so much Good, too.

It’s also The Refuge’s 12 year birthday this week. Our little Christian community and mission center is such a sweet and hard place to learn so many things I need to learn about resurrecting and awakening, bouncing back, breathing new life into, brightening, coming to life, making whole, overcoming, reawakening, recovering, rekindling, renewing, renovating, restoring, resuscitating, snapping out of it, springing up, strengthening, waking up.

It’s where I keep remembering that resurrecting is not born out of life and ease and comfort and light.

It comes out of death and trouble and discomfort and darkness.

But it’s always coming, again, again, and again.

All kinds of lovely slivers of hope. joy. peace. love. mercy. forgiveness. grace. justice. beauty.

Death and life.

Life and death.

The old always dying.

The new always coming.

Wendell Berry’s words always come back–practice resurrection.

The world could sure use more Easter people right now.

God, resurrecting.

Us, resurrecting.

Resurrect-ing.

No matter where you are at today in your life, your faith, my hope, my heart is that some how, some way, you feel a glimpse of resurrection.

Love and Hope from Colorado this Easter morning, Kathy

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Oggi è domenica della risurrezione. C'è un giorno in cui i cristiani raccontano la storia di Pasqua e Gesù ri-sorge dalla tomba e ricorda che dalla morte e dalle tenebre emergono speranza e nuova vita.

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So che molti di voi che leggono qui si sono trovati in una posizione scomoda con la Pasqua e possiamo  solo  cantare  un'Alleluia  in  modo  freddo e convenzionale .


Nonostante molti cambiamenti nella professione di  fede nel corso degli anni, sono ancora grata per la risurrezione e che senza il venerdì e il sabato della storia di Gesù, la domenica   da  sola  non  possiede forte significato . 

Senza morte e passione , non c'è gioia. Il nostro passato è sempre nel nostro futuro. Le nostre storie sono sempre uno strano e santo mix di dolore e gioia, bello e brutto, buio e luce, disperazione e speranza.

Ma  Amo anche un'altra forma della parola: resuscitare 

Ecco alcuni sinonimi di "resurrezione": risveglio, ritornare in  vita , respirare   nuova vita, illuminazione , prendere vita, nuova creazione di tutto, superamento , risvegliare, recuperare, riaccendere, rinnovare,  ripristinare, rianimare , ripresentarsi , rafforzare , svegliarsi.


Resurrect-ing.

È un verbo. È attivo. È in corso


Non è un evento, ma un modo di vivere.

Una delle mie frasi preferite in una poesia è di Wendell Berry, una delle citazioni più frequenti nel periodo pasquale. Dice: “pratica la risurrezione.

Pratica la risurrezione.


Molti di noi stanno resuscitando in tutti i tipi di modi unici, meravigliosi e spaventosi in questa stagione.

Ci stiamo svegliando.

Stiamo guarendo.

Stiamo eliminando  ciò  che  ci  ostacola.

Stiamo tornando alla vita dopo una stagione di dolorose perdite.

Stiamo trovando la nostra voce e sostenendo e resistendo esistendo.

Stiamo scoprendo le nostre passioni.

Stiamo scoprendo la vita in luoghi improbabili.

Ci facciamo vedere invece di nasconderci.

Stiamo scongelando i cuori induriti.

Stiamo amando Dio in modi nuovi.

Stiamo provando realtà  nuove.

Stiamo allentando la nostra possessione sulle cose che una volta tenevamo strette e  sottomesse 

Stiamo ricostruendo dopo la distruzione . 

Stiamo cercando di alzarci in piedi dopo una stagione di strisciare 

Stiamo resuscitando.


Durante i battesimi amo condividere 2 Corinzi 5:17, "Il vecchio se n'è andato, il nuovo è qui". Ma nella mia vita di tutti i giorni, mi piace anche pensare a questo processo come alla parte attiva della formazione e della trasformazione spirituale "il vecchio muore sempre e il nuovo arriva sempre".


That’s much more what real life is like for most of us.


Il vecchio muore sempre, il nuovo arriva sempre.

Inoltre, non sappiamo mai cosa sta per morire e cosa potrebbe emergere

Quest'anno la Pasqua è ancora più tenera perché mio padre vive con noi ospite  a casa nostra . Durante la scorsa settimana ha subito una crisi  significativa ed è stato profondamente colpito dalla vulnerabilità della vita in modi completamente per  lui nuovi. 

Nel mezzo di così tanto dolore c'è anche molto di buono.

 Ed anche The Refuge compie 12 anni di  vita  in questa settimana. La nostra piccola comunità cristiana con   il  centro di annuncio è un luogo così dolce ma  anche  difficile per imparare tante cose. , riaccendere, rinnovare , , restaurare , rianimare , ripristinare,  ripresentarsi rafforzarsi , svegliarsi.

In questo  luogo  continuo a ricordare a  me stessa  che la risurrezione non nasce dalla vita, dalla facilità, dalla comodità e dalla luce.
Viene dalla morte, dai problemi, dal disagio e dall'oscurità.
Ma accade  sempre, ancora, ancora e ancora.

Tutti i tipi di deliziosi frammenti di speranza. gioia. pace. amore. misericordia. perdono. grazia. giustizia. bellezza.

Morte e vita.

Vita e morte.

Il vecchio muore sempre.

Il nuovo arriva sempre.

Wendell Berry riporta sempre le parole: pratica la risurrezione.

Il mondo potrebbe sicuramente   aver  necessità  di più persone pasquali .


Dio, risorgendo.

Noi, risorgendo.

Resurrect-ing.

Non importa dove ti trovi oggi nella tua vita, la tua fede, la mia speranza, il mio cuore è un po 'come, in qualche modo,possa  sentire  uno squarcio di risurrezione.

Amore e speranza dal Colorado questa mattina di Pasqua, Kathy




domenica 9 agosto 2020

Litanie giubilari DI PEDRO CASALDÁLIGA


Dom Pedro Casaldáliga, un gigante della storia brasiliana

Litanie giubilari



DI PEDRO CASALDÁLIGA



LITANIA DI CONTRIZIONE

 Si risponde: - Ravviva la nostra memoria e rinnova il nostro cuore.



—Per esserci appropriati in maniera esclusiva del tuo nome, e per non averti riconosciuto presente nelle altre religioni.

—Per l'autosufficienza e la prepotenza con cui ti abbiamo dato culto e per il chiuso fondamentalismo con cui abbiamo interpretato il tuo messaggio nella Bibbia.

—Perché non abbiamo saputo scoprire e annunciare il tuo volto, pure materno.

—Per l'etnocentrismo, il colonialismo e l'occidentalismo della nostra fede.

—Perché in nome tuo e appellandoci alla tua Parola abbiamo distrutto tanta tua Parola che palpita nei libri, nei templi, nei monumenti e nelle celebrazioni delle culture aborigene.

—Perché in questi venti secoli abbiamo condannato come paganesimo ciò che non conoscevamo, a causa della nostra fede fondamentalista e proselitista.

—Per le numerose guerre di religione che abbiamo intrapreso invocando il tuo nome e brandendo la croce.

—Per l'ingiustificabile pavidità con cui viviamo l'ecumenismo, ridotto talora a celebrazioni sporadiche e a manifesti verbali senza il coraggio di vivere come Tu vuoi la comunione nella fede, nell'eucaristia e nel servizio.

—Per l'evangelizzazione che abbiamo compiuto, servendoci di imperi ed eserciti in America, Asia e Africa.

—Perché abbiamo trasmesso come tuo messaggio ciò che tante volte era solo una cultura dominante.

—Per i titoli mondani, per il lusso offensivo nelle strutture e nella vita di tante comunità della chiesa.

—Perché abbiamo benedetto tante volte eserciti e conquiste, crociate e dittature.

—Perché, pur essendo discendenza di Abramo nella fede, abbiamo a lungo coltivato l'antisemitismo, l'antiislamismo, e abbiamo fatto della patria natale di Gesù una terra di conquista e di odi.

—Perché abbiamo fatto della giustificazione, pura gratuità del tuo amore, una lacerante divisione nella chiesa.

—Perché, tra riforme e controriforme, non abbiamo saputo fare la vera Riforma della chiesa semper reformanda.

—Perché in nome di una ortodossia miope e di un potere assolutamente senza pluralismo né misericordia, siamo stati capaci nella chiesa di commettere gli orrori dell'Inquisizione e condannare la profezia, la teologia e la pubblica opinione.

—Perché negando la testimonianza innovatrice di Gesù, la donna è continuamente emarginata nella società e nella chiesa, le viene imposto il silenzio e la sottomissione e viene condotta a roghi fanatici.

—Per la nostra connivenza e partecipazione o silenzio e giustificazione della schiavitù del popolo nero, talora facendo appello alla stessa Bibbia.

—Per la nostra chiusura nel riconoscere l'autonomia della storia umana, e di fronte alla scienza e alla tecnica e per la paura delle "libertà moderne".

—Perché non abbiamo saputo accogliere l'opzione per i poveri come il cuore del vangelo, e abbiamo collaborato per secoli con il capitalismo e tacciamo oggi ancor più di fronte al neoliberismo emarginante.

—Per il razzismo e la pulizia etnica; per l'ecocidio e la fame; per gli olocausti, i gulag, le terre distrutte, le sparizioni, le mine antiuomo; per il latifondo, le bidonvilles, la disoccupazione; per gli attentati alla dignità della persona umana e delle minoranze, che tante volte abbiamo accompagnato con negligenza, con indifferenza o perfino con connivenza lungo questi venti secoli.


 LITANIA Dl GRATITUDINE E SPERANZA

Si risponde: - Cantiamo il tuo amore e accogliamo il tuo Regno.



—Perché crediamo che sei amore e comunità; perché ti crediamo incarnato nella nostra storia; perché ti sentiamo il Dio-con-noi.

—Perché nella storia del cristianesimo non sono mai mancati seguaci autentici di Gesù, testimoni del tuo Regno.

—Per la innumerevole schiera di nostre sorelle e fratelli nella fede che hanno sigillato la loro fedeltà con la prova estrema del martirio, ieri e oggi, sotto tutti i regimi e contro ogni menzogna.

—Perché finalmente la Bibbia, tua Parola, è sempre più nel cuore e nelle mani del popolo.

—Perché l'opzione per i poveri si rivela nuovamente come il paradigma evangelico della vita e della missione ecclesiali.

—Per la testimonianza delle prime comunità e la sopravvivenza talora eroica delle comunità evangeliche anche nei giorni più autoritari della chiesa, e per il rifiorire delle comunità ecclesiali.

—Perché la teologia ha saputo studiarti lungo i secoli, anche affrontando l'incomprensione, e per le nuove teologie politica, della liberazione, nera, al femminile,
ecologica... che si impegnano generosamente nel dialogo con la realtà molteplice delle nuove lotte umane.

—Per l'ecumenismo fedele al testamento di Gesù che si va facendo strada nella chiesa, e che è ormai un processo irreversibile e in crescita, sogno di Gesù “perché il mondo creda”.

—Per il dialogo interreligioso e la coscienza macroeconomica che finalmente va emergendo nella coscienza religiosa in tante frontiere della tua famiglia umana.

—Per le donne e gli uomini, noti o anonimi, profeti di pace, testimoni dei diritti umani, araldi dell'utopia, che continuano a mantenere la nostra speranza e la bellezza della tua presenza.

—Perché finalmente abbiamo scoperto l'inculturazione come essenziale alla vera evangelizzazione.

—Per l'emergere del laicato, e soprattutto della donna, e la sua presenza e partecipazione nella vita e nei compiti della chiesa.

—Per il fiorire del sentimento religioso in mezzo a una umanità che talora ti dichiarava morto, e per la nuova primavera pentecostale del tuo Spirito.

—Per i gesti di rinnovamento delle strutture ecclesiali che annunciano una chiesa non lontana, corresponsabile e fraterna, organica e libera, armonicamente una e plurale.

—Per le numerose testimonianze di vita religiosa presenti nelle periferie e alle frontiere della società.

—Per le vittorie della causa india e della causa nera.

—Per il volontariato della gioventù, per la sua obiezione di coscienza e ribellione al militarismo.

—Perché finalmente stiamo giungendo alla coscienza e all'esperienza ecologiche, sentendoci corresponsabili dei misteri dell'universo.

—Per i diritti umani, sempre più rivendicati come diritti divini.

—Per il nuovo diritto dei popoli che affiora in tribunali, commerci e altre organizzazioni alternative.

—Per la molteplice solidarietà che sta emergendo tra il Primo mondo e il Terzo mondo.

—Perché di fronte alla globalizzazione del denaro e del mercato si erge la mondializzazione della solidarietà e della coesistenza.

—Per le nuove possibilità di intercomunicazione mondiale, per i progressi della medicina e della scienza in generale, al servizio della salute e della felicità umane.

—Perché nonostante il potere delle tenebre e della notte oscura dei popoli, in quest'epoca neoliberale, ancora sogniamo e lottiamo e non abbiamo ammainato la bandiera dell'utopia e la Vita vince la Morte, e tu, Dio Vivo, che hai risuscitato Gesù, Padre e Madre dell'intera famiglia umana, continui a essere il nostro futuro, definitivamente glorioso.

 Brasile, addio a Casaldàliga: "il vescovo del popolo" che lottava per l'Amazzonia--Considerato tra i padri della Teologia della Liberazione, è morto a 92 anni





sabato 8 agosto 2020

Fellowship of Celtic Churches-una lirica orante di Hadewijch of Antwerp-testo in inglese traduzione non ufficiale in Italiano

Hadewijch (sometimes referred to as Hadewych, Hadewig, ... of Antwerp, was a 13th-century poet and mystic, Her writings include visions, prose letters and poetry.
Her letters suggest that she functioned as the head of a beguine lay religious house, but that she had experienced opposition that drove her to a wandering life. 
Her writing demonstrates an expansive knowledge of the literature and theological treatises of several languages, including Latin and French, as well as French courtly poetry, in a period when studying was a luxury only exceptionally granted to women.


Notizie  in  italiano  da


Hadewijch ‹hàadëueikℎ›. - Poetessa mistica fiamminga (fine sec. 12º - inizio 13º); visse, sembra, in uno di quei gruppi di feminae religiosae che hanno preceduto i veri e proprî beghinaggi. Negli scritti in prosa e in versi (Strophische Gedichten; Visionen; Brieven; le Rijmgedichten a lei attribuite sono di almeno una generazione più tarde), H. mostra una fine cultura, nutrita di spiritualità agostiniana e cisterciense e una intensa e pura esperienza mistica sentita come ascesa verso Cristo fino alla completa assimilazione a lui, in esaltazione e slancio verso l'amore (Minne) divino. La lirica di H., sebbene risulti talvolta oscura e riveli l'influsso della lirica amorosa cortese, ne fa una delle figure maggiori degli incipienti volgari europei, la più grande della letteratura thiois; importanti i suoi componimenti in prosa.



TESTO  IN  INGLESE  DELLA  LIRICA


 These are the words of thirteenth-century poet and mystic Hadewijch of Antwerp:


The madness of love
is a blessed fate;
and if we understood this
we would seek no other:
it brings into unity
what was divided,
and this is the truth:
bitterness it makes sweet,
it makes the stranger a neighbor,
and what was lowly it raises on high.


Prayer;


Lord, train us to hear your voice. When it is time to grieve, help us to grieve. When it is time to rejoice, help us to rejoice. When we grow weary, be the strength in our weakness. And may your most beautiful and perfect will, not ours, be done. Amen.


Benediction;


May the peace of the Lord Christ go with you : wherever he may send you;
may he guide you through the wilderness : protect you through the storm;
may he bring you home rejoicing : at the wonders he has shown you;
may he bring you home rejoicing : once again into our doors.


Traduzione  NON  ufficiale  in  italiano 



 Queste sono le parole di  Hadewijch di Anversa:


La follia dell'amore
è un destino benedetto;
e se abbiamo capito questo
non cercheremmo nessun altro:

porta in unità
ciò che era diviso,
e questa è la verità:
l'amarezza rende dolce,
rende lo straniero un vicino,
e ciò che era umile solleva in alto.


Preghiera;
Signore, addestraci ad ascoltare la tua voce. Quando è il momento di soffrire, aiutaci a piangere. Quando è il momento di gioire, aiutaci a gioire. Quando ci stanchiamo, siate la forza della nostra debolezza. E che la vostra volontà più bella e perfetta, non la nostra, sia fatta. Amen.


Benedizione;
Che la pace del Signore Cristo venga con te  : ovunque Egli ti  mandi;
che ti guidi attraverso il deserto :   ti  protegga attraverso la tempesta;
che ti  porti a casa nella  gioia  : alle meraviglie che ti  ha mostrato;
Ti  possa  egli  riportare  a  casa  gioiosi  : ancora una volta alle  porte  di  casa  tua  



ALTRE  CITAZIONI  DI  OPERE  DI  Hadewijch di Anversa  In  italiano