venerdì 15 marzo 2019

Dal typikòn cristiano ortodosso del "rito di cattedrale " in uso in parrocchie e cattedrali prima delle riforme del XV secolo






Nell'antica Chiesa di Gerusalemme[1] i sacerdoti erano soliti recitare anche una preghiera apologetica prima di indossare i paramenti, affinché Dio condonasse loro i peccati e li benedicesse per il servizio divino. Alzando le braccia verso l'alto il sacerdote diceva dinnanzi all'altare:

S. Sovrano Signore mio Dio, non disprezzare me, sporcato da una moltitudine di peccati, perché ecco, io sono venuto a questo tuo divino e celeste Mistero, non perché ne sia degno, ma guardando solo alla tua immensa bontà io alzo la mia voce verso di te: sii generoso con me peccatore, perché ho peccato contro il Cielo e contro di Te, e sono indegno di pormi dinnanzi a questa sacra mensa, sulla quale il Figlio tuo unigenito, nostro Signore Gesù Cristo, si avanza misticamente in sacrificio per me peccatore e macchiato di ogni genere di colpa. Pertanto io presento a Te questa supplica affinché il tuo Spirito, il Paraclito, scenda su di me, mi rafforzi e mi abiliti a

questo servizio: rendimi degno senza condanna di poter portare al popolo il Verbo comunicato da Te, attraverso di me, in Cristo Gesù nostro Signore, insieme al quale Tu sei benedetto, insieme col santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre nei secoli. Amen.
[1] Dal Liturghikon, ed. Minor, trad. di Pietro Chiaranz, anno 2016



Al Mattutino- prima del Congedo preghiera di benedizione del Mondo 

S. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison. Tutti si mettono in ginocchio.

Signore Dio nostro, che per mezzo della conversione hai donato agli uomini la remissione dei peccati, e che hai mostrato la conversione del profeta Davide come modello di come riconoscere e confessare i peccati per ottenere il perdono, tu stesso, Sovrano, abbi misericordia di noi caduti in molti e così grandi peccati, secondo la tua grande misericordia; e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella i nostri delitti; poiché abbiamo peccato contro di te, Signore che conosci le cose occulte e i segreti del cuore dell'uomo e che, unico, hai il potere di rimettere i peccati. Tu, creando in noi un cuore puro, confermandoci con uno spirito sovrano, e facendoci conoscere l'esultanza della salvezza, non ci scacciare dal tuo volto, anzi compiaciti, qual buono e amico degli uomini, di farti offrire sino al nostro ultimo respiro il sacrificio di giustizia e l'oblazione sui tuoi santi altari. Per la misericordia, le indulgenze e l'amore per gli uomini del Figlio tuo unigenito, con cui sei benedetto, insieme con il tuo Spirito Santissimo, e buono, e vivifico ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.



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