sabato 26 marzo 2022

Anglican Vicariate of the Orthodox Archdiocese of America- THE FOURTH SUNDAY OF LENT (MARCH 27TH)

 




THE FOURTH SUNDAY OF LENT (MARCH 27TH)-La Moltiplicazione dei pani 

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DAI. TESTI DEL PRIMO. PATTO PROFETA GEREMIA 18,1-11 

1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, dicendo: 2 «Alzati e scendi alla casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». 3 Allora io scesi alla casa del vasaio, ed ecco, egli stava facendo un lavoro alla ruota. 4 Ma il vaso che stava facendo con l'argilla si guastò nelle mani del vasaio. Così, cominciando da capo, egli fece con essa un altro vaso, come parve bene agli occhi del vasaio. 5 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 6 «O casa d'Israele, non posso io fare con voi come ha fatto questo vasaio?», dice l'Eterno. «Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così siete voi nelle mie mani, o casa d'Israele! 7 Talvolta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. 9 Altra volta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di edificare e di piantare; 10 ma se quella nazione o regno fa ciò che è male ai miei occhi, non ascoltando la mia voce, io mi pento del bene che avevo promesso di farle. 11 Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di': Così dice l'Eterno: Ecco, io concepisco contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni!».


DAI TESTI DEL SECONDO PATTO LETTERA DI PAOLO AI GALATI. 4:22-5:1 


4:22 Infatti sta scritto che Abrahamo ebbe due figli: uno dalla serva e uno dalla libera. 23 Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtù della promessa. 24 Tali cose hanno un senso allegorico, perché queste due donne sono due patti: uno dal monte Sinai che genera a schiavitù, ed è Agar. 25 Or Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed essa è schiava con i suoi figli. 26 Invece la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti. 27 Infatti sta scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida, tu che non senti doglie di parto, perché i figli dell'abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva marito». 28 Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa. 29 Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato secondo lo Spirito, così avviene al presente. 30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non sarà erede col figlio della libera». 31 Così dunque, fratelli, noi non siamo figli della schiava ma della libera.

5:1 State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù.



DAI TESTI DEL SECONDO PATTO VANGELO DI. Giovanni 6,1-15

1 Dopo queste cose, Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade. 2 E una grande folla lo seguiva, perché vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si sedette con i suoi discepoli. 4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. 5 Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché costoro possano mangiare?». 6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perché egli sapeva quello che stava per fare. 7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perché ognuno di loro possa avere un pezzetto». 8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse: 9 «V'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». 10 E Gesù disse: «Fate sedere la gente!». Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. 11 Poi Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E, dopo che furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati perché niente si perda». 13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato. 14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù aveva fatto, disse: «Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo». 15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.


ANNO 2022. 27 -03-2022 Quarta Domenica di Quaresima. per Communion des Eglises orthodoxes occidental


PREMESSA




La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo






  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 



La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES



Église Orthodoxe Celtique



Église Orthodoxe Française



Église Orthodoxe des Gaules



Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 



Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 






4e Dimanche de Carême -




Dai Libri del Primo Patto. PROFETA DANIELE. 10, 2-12.15-16a.19b


Daniele 10,2-12
2 In quel tempo, io Daniele feci cordoglio per tre settimane intere. 3 Non mangiai cibo prelibato, non entrarono nella mia bocca né carne né vino e non mi unsi affatto, finché non furono passate tre intere settimane. 4 Il ventiquattresimo giorno del primo mese, mentre ero sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri, 5 alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito di lino, con ai lombi, una cintura d'oro di Ufaz. 6 Il suo corpo era simile al topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della folgore, i suoi occhi erano come torce fiammeggianti, le sue braccia e i suoi piedi parevano bronzo lucidato e il suono delle sue parole era come il rumore di una moltitudine. 7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non videro la visione, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. 8 Così rimasi solo a osservare questa grande visione. In me non rimase più forza; il bel colorito cambiò in un pallore e le forze mi vennero meno. 9 Tuttavia udii il suono delle sue parole; all'udire però il suono delle sue parole, caddi in un profondo sonno con la faccia a terra. 10 Ma ecco, una mano mi toccò e mi fece stare tutto tremante sulle ginocchia e sulle palme delle mani. 11 Poi mi disse: «Daniele, uomo grandemente amato intendi le parole che ti dico e alzati in piedi, perché ora sono stato mandato da te». Quando mi ebbe detto questa parola, io mi alzai in piedi tutto tremante. 12 Egli allora mi disse: «Non temere, Daniele, perché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole.

Daniele 10,15-16
15 Mentre mi parlava in questa maniera, abbassai la faccia a terra e ammutolii. 16 Ed ecco uno con le sembianze di un figlio d'uomo mi toccò le labbra. Allora io apersi la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava davanti: «Signor mio, per questa visione mi hanno colto gli spasimi e le forze mi son venute meno.

Daniele 10,17-19
17 E come potrebbe un tale servo del mio signore parlare con un tale mio signore, perché ora le forze mi hanno lasciato e mi manca persino il respiro?». 18 Allora colui che aveva le sembianze d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò, 19 e disse: «O uomo grandemente amato, non temere, pace a te; riprendi forza, sì, riprendi forza». Quando mi ebbe parlato, io ripresi forza e dissi: «Parli pure il mio signore, perché mi hai dato forza».

Dai Libri del Secondo Patto-Lettera di Giacomo 3,14-18 

14 Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. 15 Questa non è la sapienza che discende dall'alto, ma è terrena, animale e diabolica. 16 Dove infatti c'è invidia e contesa, lì c'è turbamento ed ogni sorta di opere malvagie. 17 Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. 18 Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace.


Dai Libri del Secondo Patto-Vangelo di Giovanni 7,14-30

14 Ma, verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e incominciò a insegnare. 15 E i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?». 16 Gesù allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. 17 Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso. 18 Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è verace, e in lui non vi è ingiustizia. 19 Non vi ha Mosè dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perché cercate di uccidermi?». 20 La folla rispose e disse: «Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?». 21 Gesù replicò e disse loro: «Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati. 22 Ora Mosè vi ha dato la circoncisione, (non già che essa provenga da Mosè, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato. 23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato? 24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia». 25 Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi colui che cercano di uccidere? 26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli è il Cristo? 27 Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia». 28 Allora Gesù, insegnando nel tempio, esclamò e disse: «Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato è verace e voi non lo conoscete. 29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed è stato lui a mandarmi». 30 Perciò cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta.

venerdì 25 marzo 2022

Anglican Vicariate of the Orthodox Archdiocese of America--THE FEAST OF THE ANNUNCIATION (MARCH 25TH)





The First Reading: Isaiah 7:10-14 

10 Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11 «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». 12 Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». 13 Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.


The Epistle: Hebrews 10:5-10 -

5 Perciò, entrando nel mondo, egli dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; 6 tu non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7 Allora io ho detto: "Ecco, io vengo; nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà"». 8 Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrificio né offerta né olocausti né sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la legge», 9 egli aggiunge: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà». Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. 10 Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre

The Gospel: Luke 1:26-38 -

26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». 29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. 30 E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; 33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 34 E Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?». 35 E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile, 37 poiché nulla è impossibile con Dio». 38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

giovedì 24 marzo 2022

Communion des Eglises orthodoxes occidentales.-Annonciation de la Très Sainte Mère de Dieu 25/03/2022



▪️Title: Annunciation (detail)

▪️Manuscript: Hours of Mazarine

▪️Date: 1410-1415

▪️Origin: Paris, France

▪️Source: Bibliothèque Mazarine, Paris, Franc



PREMESSA


La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo

http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 



La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique


Église Orthodoxe Française


Église Orthodoxe des Gaules


Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 


Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 



 http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html


♦ Liturgie  Annonciation :

:

Dai Libri del Primo Patto-Proverbi  9, 1-11


1 La sapienza ha costruito la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. 2 Ha ammazzato i suoi animali, ha mescolato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. 3 Ha mandato fuori le sue ancelle; dai luoghi più elevati della città essa grida: 4 «Chi è sciocco venga qui!». A chi è privo di senno dice: 5 «Venite, mangiate del mio pane e bevete del vino che ho mescolato. 6 Lasciate la stoltezza e vivrete, e camminate per la via dell'intendimento». 7 Chi corregge lo schernitore si attira vituperio, e chi riprende l'empio riceve ingiuria. 8 Non riprendere lo schernitore, perché ti odierà; riprendi il saggio, ed egli ti amerà. 9 Insegna al saggio e diventerà ancor più saggio. Ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere. 10 Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l'intelligenza. 11 Poiché per mio mezzo saranno moltiplicati i tuoi giorni e ti saranno aggiunti anni di vita.




Dai Libri del Secondo Patto. Lettera agli Ebrei  2, 11-18


11 Infatti colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, 12 dicendo: «Farò conoscere il tuo nome ai miei fratelli, io ti celebrerò in mezzo all'assemblea». 13 E di nuovo: «Io confiderò in lui». E ancora: «Ecco me e i figli che Dio mi ha dato». 14 Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l'impero della morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita. 16 Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. 17 Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo. 18 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati.


Dai Libri del Secondo Patto. Vangelo di Luca  1, 24-38


24 Ora, dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepì; e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25 «Ecco cosa mi ha fatto il Signore nei giorni, in cui ha volto il suo sguardo su di me per rimuovere la mia vergogna tra gli uomini».

Annuncio della nascita di Gesù

26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, 27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. 28 E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei benedetta fra le donne». 29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. 30 E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; 33 e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine». 34 E Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?». 35 E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile, 37 poiché nulla è impossibile con Dio». 38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

martedì 22 marzo 2022

The Celtic Christian Church--A Contemporary Celtic Mass Order of Service for Holy Eucharist

 




TESTO IN INGLESE STA  IN

https://wixlabs-pdf-dev.appspot.com/assets/pdfjs/web/viewer.html?file=%2Fpdfproxy%3Finstance%3Dn4q3BS2DogMMEOsOHPi-N6sI5J2afI4ER4bf_b-Ufac.eyJpbnN0YW5jZUlkIjoiMGI4NTEwMjgtMDQ0ZC00OGI1LWI0MTAtMDNjYWRjMzc5YTYzIiwiYXBwRGVmSWQiOiIxM2VlMTBhMy1lY2I5LTdlZmYtNDI5OC1kMmY5ZjM0YWNmMGQiLCJtZXRhU2l0ZUlkIjoiZTYwOTM0NDYtNzIxOS00NmY0LWFiOWUtNjdlMDJlMWE2NGUzIiwic2lnbkRhdGUiOiIyMDIyLTAzLTIyVDEzOjI5OjE2LjY5OVoiLCJkZW1vTW9kZSI6ZmFsc2UsImFpZCI6IjdlMDM3MjYzLTIxNjUtNGZmYS04ZTM5LTlhNTQzMTY1NTE3MCIsImJpVG9rZW4iOiJlZDhjMjQ2ZS03NjU0LTBlNDEtMWY4ZS02NDJhZjIyZGZlODAiLCJzaXRlT3duZXJJZCI6IjgzZjBlM2QxLWQ3ZWQtNDlhMC1iYzkzLTRkZjBjOWE0ODhkNyJ9%26compId%3Dcomp-kr8eq0tw%26url%3Dhttps%3A%2F%2Fdocs.wixstatic.com%2Fugd%2F83f0e3_9c604f218d6147c68d7526eb7be19407.pdf#page=1&links=true&originalFileName=ST%20CIARAN'S%20ORIGINAL%201996&locale=en&allowDownload=true&allowPrinting=true


KEY:

P= Priest

C= Congregation

D=Deacon

A=All


IN TRADUZIONE. ITALIANA.  L'ANAFORA EUCARISTICA


PREFAZIO DALLA TRADIZIONE LITURGICA DEL MESSALE DI  STOWE


Padre, Dio onnipotente e sempre vivente, facciamo bene a renderti grazie sempre e ovunque, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.Tu, o Padre, con il Tuo unigenito Figlio e lo Spirito Santo sei Dio.Tu sei Dio, uno ed eterno ;Tu sei Dio, tutto perfetto  e senza alcuna privazione ;Tu sei Dio, invisibile e fedele;Tu sei Dio, meraviglioso e degno di lode;Tu sei Dio, forte e degno di onore;Tu sei Dio, altissimo e magnifico;Tu sei Dio, vivo e vero;Tu sei Dio, saggio e potente;

Tu sei Dio, santo e splendido;Tu sei Dio, grande e buono;Tu sei Dio, grandioso e amante della pace;Tu sei Dio, bello e giusto;Tu sei Dio, puro e gentile;Tu sei Dio, benedetto e giusto;Tu sei Dio, tenero e santo;Tu sei Dio, non nella singolarità di una persona, ma nella Trinità della sostanza. Noi Ti crediamo;Ti benediciamo:Ti adoriamo;E lodiamo il Tuo Nome per sempre.Ti lodiamo per Cristo che è la salvezza dell'universo;Per Cristo che è la vita degli uomini;Per Cristo che è la resurrezione dei morti. Per mezzo di Lui gli angeli lodano la Tua maestà;Le dominazioni adorano;Le potenze del cielo dei cieli tremano;Le virtù e i beati serafini concelebrano nell'esultanza;Concedi dunque, ti preghiamo, che le nostre voci siano ammesse a quella del coro, in umile dichiarazione della Tua gloria, mentre diciamo/cantiamo:A: Santo, santo, santo, Signore Dio degli eserciti; il cielo e la terra sono pieni della tua gloria. Gloria a te, o Signore altissimo. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli 


Prayer of Consecration 


P- Glorioso  Re dell'universo, che sostieni i mondi, che hai fatto nascere la terra; Tu soffi la saggezza in tutte le tue creature, finché noi riflettiamo il Tuo amore. Nel nostro dolore e nella nostra pena gridiamo al Tuo tenero Agnello, ucciso prima della fondazione del mondo, sacrificio perfetto per i nostri peccati. Che nella notte in cui fu tradito prese il pane nelle sue mani sante e venerabili. E dopo aver reso grazie, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: "Prendete e mangiatene tutti, perché questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me". Allo stesso modo prese il calice. E dopo aver reso grazie, lo benedisse e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: "Prendete e bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue della nuova alleanza che viene versato per molti in remissione dei peccati. Ogni volta che fate questo, fatelo in memoria di me". Perché ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo di questo calice, proclamiamo la morte del Signore fino alla sua venuta.


A: Cristo è morto. Cristo è risorto. Cristo verrà di nuovo.


P: Perciò, Padre Celeste, con questo pane e questo vino noi ricordiamo la vita che nostro Signore ha offerto per noi. E ti preghiamo di mandare il tuo Santo Spirito, lo Spirito di nostro Signore e della sua risurrezione, affinché questi elementi diventino per noi il Corpo (+) e il Sangue (+) del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Nel nome del Padre, del Figlio (+) e dello Spirito Santo.


C: Amen.

Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)


Sito della The Celtic Christian Church


https://www.celticchristianchurch.org/ccc-liturgies


https://www.celticchristianchurch.org/

domenica 20 marzo 2022

Anglican Vicariate of the Orthodox Archdiocese of America--THE THIRD SUNDAY IN LENT (MARCH 20TH)

 




Dai Libri del Primo Patto Ezechiele 33: 10-20


10 Ora tu, figlio d'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite così: "Se le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono sopra di noi e a motivo d'essi languiamo, come potremo vivere?". 11 Di' loro: Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perché mai dovreste morire, o casa d'Israele? 12 Perciò tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno del suo peccato; così pure l'empietà dell'empio non lo farà cadere nel giorno in cui si allontanerà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà. 13 Quando dico al giusto che sicuramente vivrà, se confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, ma morirà per l'iniquità che ha commesso. 14 Quando invece dico all'empio: "Tu morirai sicuramente", se si allontana dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto, 15 se l'empio rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l'iniquità, egli certamente vivrà, non morirà. 16 Nessuno dei peccati da lui commessi sarà più ricordato contro di lui; egli ha compiuto ciò che è retto e giusto e certamente vivrà. 17 Ma i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non è giusta", mentre è la loro via che non è giusta. 18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, per questo egli morirà. 19 Quando invece l'empio si allontana dalla sua empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo egli vivrà. 20 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non è giusta". Io giudicherò ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele».


Dai Libri del Secondo Patto Lettera di Paolo agli Efesini 5: 1-9 -


1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell'amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. 3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi; 4 lo stesso si dica della disonestà, del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. 5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale è un idolatra, ha alcuna eredità nel regno di Cristo e di Dio. 6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perché per queste cose viene l'ira di Dio sui figli della disubbidienza. 7 Non siate dunque loro compagni. 8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, 9 poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità,


Dai Libri del Secondo Patto Vangelo di Luca 11:14-28 -


14 Or egli stava scacciando un demone che era muto; e avvenne che, quando il demone fu uscito, il muto parlò e le folle si meravigliarono. 15 Ma alcuni di loro dissero: «Egli scaccia i demoni per mezzo di Beelzebub, il principe dei demoni». 16 Altri invece, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. 17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina, e ogni casa divisa contro se stessa crolla. 18 Se dunque anche Satana è diviso contro se stesso, come può durare il suo regno? Poiché voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub. 19 Or se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per mezzo di chi li scacciano i vostri figli? Perciò essi saranno i vostri giudici. 20 Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio è dunque giunto fino a voi. 21 Quando l'uomo forte, ben armato, custodisce la sua casa, i suoi beni stanno al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, questi gli toglie l'armatura nella quale confidava e ne divide le sue spoglie. 23 Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie con me disperde. 24 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa dalla quale sono uscito". 25 E, se quando torna, la trova spazzata e adorna, 26 allora va e prende con sé sette altri spiriti peggiori di lui, ed essi entrano là e vi abitano; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima». 27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato». 28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano».


The Collect: Almighty God, hear the prayers of the humble and stretch forth the right hand of your majesty to protect us; through Jesus Christ your Son, our Lord, who lives and reigns with you and the Holy Spirit, God, for all ages of ages. Amen.


https://www.facebook.com/orthodoxarchdiocese/posts/448522587053205

sabato 19 marzo 2022

ANNO 2022. 20 -03-2022 Terza Domenica di Quaresima. per Communion des Eglises orthodoxes occidentales.



PREMESSA




La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo






  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 



La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES



Église Orthodoxe Celtique



Église Orthodoxe Française



Église Orthodoxe des Gaules



Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 



Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 





3ème Dimanche de Carême - Guarigione del cieco nato
Saint du jour : Saint Nicaise, évêque de Die (325)

Cuthbert, évêque-abbé de Lindisfarne (687)

Wulfran, évêque de Sens, apôtre de la Frise (720)

Rémi, évêque de Strasbourg (783)

  Dai Libri del Primo Patto- Profeta Daniele 4,16-24

16 Il suo cuore sia cambiato, e invece di un cuore d'uomo gli sia dato un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi. 17 La cosa è decretata dai guardiani e la sentenza viene dalla parola dei santi, perché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini; egli lo dà a chi vuole e vi innalza l'infimo degli uomini". 18 Questo è il sogno che io, re Nebukadnetsar, ho fatto. Ora tu, Beltshatsar, danne l'interpretazione, perché nessuno dei savi del mio regno è in grado di farmi conoscere l'interpretazione; ma tu lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te».
19 Allora Daniele, il cui nome è Beltshatsar, rimase per un momento spaventato e i suoi pensieri lo turbavano. Il re prese a dire: «Beltshatsar, non ti turbino né il sogno né la sua interpretazione». Beltshatsar rispose e disse: «Signor mio, il sogno si avveri per i tuoi nemici e la sua interpretazione per i tuoi avversari. 20 L'albero che tu hai visto, che era divenuto grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e si vedeva da tutte le parti della terra, 21 il cui fogliame era bello, il frutto abbondante, in cui c'era cibo per tutti, sotto il quale dimoravano le bestie dei campi e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo, 22 sei tu, o re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta ed è giunta fino al cielo e il tuo dominio fino alle estremità della terra. 23 Quanto poi al guardiano, un santo, che il re ha visto scendere dal cielo e dire: "Tagliate l'albero e distruggetelo, ma lasciate nella terra il ceppo delle radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con le bestie dei campi finché siano passati su di lui sette tempi". 24 Questa è l'interpretazione, o re; questo è il decreto dell'Altissimo, che è stato emanato riguardo al re mio signore;

 Dai Libri del Primo Patto- Profeta Daniele 4,30-34

30 il re prese a dire: «Non è questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?». 31 Queste parole erano ancora in bocca al re, quando una voce discese dal cielo: «A te, o re Nebukadnetsar, si dichiara: il tuo regno ti è tolto; 32 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e la tua dimora sarà con le bestie dei campi; ti sarà data da mangiare erba come i buoi e passeranno su di te sette tempi, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole». 33 In quello stesso momento la parola riguardante Nebukadnetsar si adempì. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché i suoi capelli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie come gli artigli degli uccelli. 34 «Alla fine di quel tempo, io Nebukadnetsar alzai gli occhi al cielo e la mia ragione ritornò, benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai colui che vive in eterno, il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno dura di generazione in generazione.


Dai Libri del Secondo Patto 1* Lettera Giovanni 1,5-9

Dio è luce; chi non cammina nella luce non è in comunione con lui
5 Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna. 6 Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; 7 ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.


Dai Libri del Secondo Patto Dal Vangelo di Giovanni  9,1-38 

Guarigione del cieco nato


1 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. 2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». 3 Gesù rispose: «Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma ciò è accaduto, affinché siano manifestate in lui le opere di Dio. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». 6 Dopo aver detto queste cose, sputò in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastrò gli occhi del cieco. 7 Poi gli disse: «Va', lavati nella piscina di Siloe» (che significa: "Mandato"); egli dunque vi andò, si lavò e ritornò che ci vedeva. 8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: «Non è questi colui che stava seduto a mendicare?». 9 Alcuni dicevano: «È lui». Altri: «Gli assomiglia». Ed egli diceva: «Io sono». 10 Gli dissero dunque: «Come ti sono stati aperti gli occhi?». 11 Egli rispose e disse: «Un uomo, chiamato Gesù, ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati". Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista». 12 E quelli gli dissero: «Dov'è costui?». Egli rispose: «Non lo so». 13 Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco. 14 Ora era sabato quando Gesù fece del fango e gli aperse gli occhi. 15 Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». 16 Allora alcuni farisei dicevano: «Quest'uomo non è da Dio, perché non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come può un uomo peccatore compiere tali segni?». E c'era divisione tra di loro. 17 Chiesero dunque di nuovo al cieco: «E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?». Egli disse: «È un profeta!». 18 Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finché ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista. 19 E chiesero loro: «È questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». 20 I suoi genitori, rispondendo loro, dissero: «Noi sappiamo che costui è nostro figlio e che è nato cieco, 21 ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo; domandatelo a lui; egli è adulto, parlerà lui stesso di sé». 22 Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesù come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. 23 Perciò i suoi genitori dissero: «È adulto, chiedetelo a lui». 24 Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo è peccatore». 25 Egli allora rispose e disse: «Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo». 26 Gli chiesero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». 27 Egli rispose loro: «Io ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». 28 Essi perciò l'ingiuriarono e dissero: «Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mosè. 29 Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mosè; ma quanto a costui non sappiamo da dove venga». 30 Quell'uomo rispose e disse loro: «Ebbene, è molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi. 31 Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, egli lo esaudisce. 32 Da che mondo è mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. 33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla». 34 Essi risposero e gli dissero: «Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. 35 Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: «Credi tu nel Figlio di Dio?». 36 Egli rispose e disse: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?». 37 E Gesù gli disse: «Tu l'hai visto; è proprio colui che ti sta parlando». 38 Allora egli disse: «Io credo, Signore»; e l'adorò.

Immolatio de Carême


Il est véritablement digne et juste, équitable et salutaire, de Te rendre grâces en tous temps et en
tous lieux, Seigneur Saint, Père tout-puissant, Dieu éternel. En six jours, Tu créas le visible et
l’invisible et ton oeuvre était bonne, mais un des anges se révolta contre ta bonté et fut précipité
dans les ténèbres à cause de son orgueil, entraînant avec lui, l’antique dragon, une fraction des
lumières célestes et trompant ensuite, lui, père du mensonge, notre mère Eve et, par elle, l’homme
tombé sous le joug du démon. Les temps accomplis, Tu envoies ton Fils, né dans son humanité des
entrailles virginales. Il livre la bataille à la puissance de Satan. Il emporte la victoire par sa croix,
dépouille l’enfer par sa Résurrection, ravit ses armes, libère les prisonniers, ouvre la bouche du
peuple racheté à la louange de ton Nom, ô Sainte Trinité, en proclamant ton Royaume. C’est Toi, ô
Roi éternel, que chantent les lumières incorporelles, que louent les forces célestes, qu’adorent les
armées spirituelles avec l’archange Michel, soldat intrépide de ta Sainteté, et avec Celle qui est plus
resplendissante que les Anges, Marie la Bienheureuse, en Te disant : Saint, Saint, Saint…


giovedì 17 marzo 2022

Daily Devotional • March 17 anno 2022



A Reading from the Gospel of Mark 4:21-34


Parabola della lampada
21 Disse loro ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non la si mette piuttosto sopra il candeliere? 22 Poiché non c'è nulla di nascosto che non sia manifestato, né nulla di segreto che non sia palesato. 23 Chi ha orecchi da udire, oda!». 24 Disse loro ancora: «Fate attenzione a ciò che udite. Con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato a voi; e a voi che udite sarà dato di più. 25 Poiché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, gli sarà tolto anche quello che ha».

Parabola del seme

26 Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra. 27 Ora la notte e il giorno, mentre egli dorme e si alza, il seme germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 Poiché la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. 29 E, quando il frutto è maturo, il mietitore mette subito mano alla falce perché è venuta la mietitura».

Parabola del granello di senape

30 Disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape che, quando è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma, dopo che è stato seminato, cresce e diventa il più grande di tutte le erbe, e mette rami così grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra». 33 E con molte parabole di questo genere annunciava loro la parola, come essi erano in grado di capire. 34 E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

MEDITAZIONE

Traduzione in Italiano 

A volte avrete sentito descrivere la vita spirituale come una serie di passi da fare, diretti e lineari. Leggere la Bibbia, trovare una buona chiesa, iniziare a pregare, resistere al peccato - aggiungere altre abitudini importanti alla lista. Ci sono certamente impegni fondamentali che ogni cristiano deve adottare, e in Quaresima riprendiamo quelli che abbiamo trascurato o che non abbiamo provato. Ma se pensiamo alla crescita spirituale come la somma totale delle azioni che compiamo e che possiamo misurare per determinare il nostro successo, ci prepariamo allo scoraggiamento. Se poniamo l'onere della crescita interamente su noi stessi, concluderemo che la colpa è nostra quando le cose si fanno difficili.

La parabola di Gesù suggerisce che la crescita nel suo regno ha una qualità paradossale e misteriosa. Trovo poche parole più incoraggianti della semplice frase: "non sa come". Dopo aver gettato il suo seme, il seminatore va a letto. Quando si alza, nota che le sue piantine stanno germogliando, si dispiegano e diventano più alte, ma non sa quantificare esattamente come. Non è dovuto a lui che sta sopra i semi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, facendoli aprire e germogliare, ma al potere creativo di Dio invisibilmente all'opera in loro.

Come il seminatore, non devo sapere esattamente come sto crescendo spiritualmente perché stia accadendo. Posso confidare che attraverso l'opera dello Spirito Santo, sta avvenendo silenziosamente dietro le quinte e al di fuori della mia visione. Per prendere in prestito una frase di Paolo, possiamo piantare il seme e innaffiarlo, ma Dio darà la crescita (1 Cor. 3:6). Questo non significa avere un approccio laissez-faire alla nostra vita cristiana; piuttosto, significa che la nostra diligenza nel leggere la Parola di Dio, nel ricevere i sacramenti e nel condividere la comunione ci sta facendo crescere, che possiamo vederlo o no. E quando Dio ci darà la grazia di intravedere come siamo cresciuti, ci meraviglieremo del raccolto che Dio ha prodotto.


La Rev. Sarah Puryear vive a Nashville con la sua famiglia. Attualmente sta a casa con i suoi figli piccoli dopo aver servito recentemente a St. George's, Nashville. .

Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

sabato 12 marzo 2022

ANNO 2022. 13-03-2022 Seconda Domenica di Quaresima. per Communion des Eglises orthodoxes occidentales.




PREMESSA


La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo


http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique


Église Orthodoxe Française


Église Orthodoxe des Gaules


Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 


Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


 http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html



2ème Dimanche de Carême

Le retour du fils prodigue


http://www.eglise-orthodoxe.eu/pdf/guide_careme.pdf


capitolo 3 del Libro AT del Qoelet/Ecclesiaste


1 Per ogni cosa c'è la sua stagione, c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo: 2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, 3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire, 4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare, 5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, 6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via, 7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare, 8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. 9 Che vantaggio ha chi lavora da tutto ciò in cui si affatica? 10 Ho visto l'occupazione che DIO dà ai figli degli uomini, perché vi si affatichino. 11 Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che DIO ha fatto dal principio alla fine. 12 Ho così compreso che non c'è nulla di meglio che rallegrarsi e far del bene mentre uno vive; 13 e che ogni uomo che mangia, beve e gode benessere in tutta la sua fatica, questo è un dono di DIO. 14 Ho compreso che tutto quello che Dio fa è per sempre; non vi si può aggiungere nulla e nulla vi si può togliere; e DIO fa così, perché gli uomini lo temano. 15 Ciò che è, è già stato prima; e ciò che sarà è già stato, e DIO investiga ciò che è passato. 16 Ho pure visto sotto il sole che al posto del giudizio c'era empietà, e al posto della giustizia c'era empietà. 17 Così ho detto in cuor mio: «DIO giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo stabilito per ogni cosa e per ogni opera». 18 Ho detto in cuor mio: «Riguardo alla condizione dei figli degli uomini, DIO li mette alla prova, perché essi stessi si rendano conto che sono come bestie». 19 Infatti tutto ciò che succede ai figli degli uomini succede alle bestie; ad entrambi succede la stessa cosa. Come muore l'uno, così muore l'altra. Sì, hanno tutti uno stesso soffio; e l'uomo non ha alcuna superiorità sulla bestia, perché tutto è vanità. 20 Tutti vanno nello stesso luogo: tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano alla polvere. 21 Chi sa se lo spirito dei figli degli uomini, sale in alto, e se lo spirito della bestia scende in basso nella terra? 22 Così mi sono reso conto che non c'è nulla di meglio per l'uomo che rallegrarsi nel suo lavoro, perché questa è la sua parte. Chi lo porterà infatti a vedere ciò che accadrà dopo di lui?


Psaume 25(numerazione occidentale)


1 [Di Davide.] A te, o Eterno, io elevo l'anima mia. 2 O DIO mio, in te confido; fa' che non sia confuso e che i miei nemici non trionfino su di me. 3 Sì, fa' che nessuno di quelli che sperano in te sia deluso; siano confusi quelli che si comportano slealmente senza motivo. 4 O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. 5 Guidami nella tua verità e ammaestrami, perché tu sei il DIO della mia salvezza; io spero grandemente in te tutto il giorno. 6 Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue misericordie, perché sono da sempre. 7 Non ricordarti dei peccati della mia giovinezza, né delle mie trasgressioni; ma nella tua benignità ricordati di me, o Eterno, per amore della tua bontà. 8 L'Eterno è buono e retto, perciò egli insegnerà la via ai peccatori. 9 Egli guiderà i mansueti nella giustizia e insegnerà la sua via agli umili. 10 Tutte le vie dell'Eterno sono benignità e verità, per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze. 11 Per amor del tuo nome, o Eterno, perdona la mia iniquità, perché essa è grande. 12 Chi è l'uomo che teme l'Eterno? Egli gli insegnerà la via che deve scegliere. 13 Egli vivrà nella prosperità, e la sua progenie erediterà la terra. 14 Il segreto dell'Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto. 15 I miei occhi sono rivolti del continuo all'Eterno, perché egli trarrà i miei piedi dalla rete. 16 Volgiti a me e abbi pietà di me, perché sono solo ed afflitto. 17 Le angosce del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie avversità. 18 Vedi la mia afflizione e il mio affanno, e perdona tutti i miei peccati. 19 Osserva i miei nemici, perché sono molti e mi odiano di un odio pieno di violenza. 20 Custodisci la mia vita e liberami; fa' che non sia confuso, perché mi rifugio in te. 21 L'integrità e la rettitudine mi custodiscano, perché spero in te. 22 O DIO, libera Israele da tutte le sue tribolazioni.


Ancien Testament : Proverbes 3, 19 à 31


19 Con la sapienza l'Eterno fondò la terra e con l'intelligenza rese stabili i cieli. 20 Per la sua conoscenza gli abissi furono aperti e le nubi stillano rugiada. 21 Figlio mio, queste cose non si allontanino mai dai tuoi occhi. Ritieni la sapienza e la riflessione. 22 Esse saranno vita per l'anima tua e un ornamento al tuo collo. 23 Allora camminerai sicuro per la tua via e il tuo piede non inciamperà. 24 Quando ti coricherai non avrai paura; sì, ti coricherai e il sonno tuo sarà dolce. 25 Non temerai lo spavento improvviso né la rovina degli empi quando verrà, 26 perché l'Eterno sarà al tuo fianco e impedirà che il tuo piede sia preso in alcun laccio.

Usa bontà con gli altri.

27 Non rifiutare il bene a chi è dovuto, quando è in tuo potere il farlo. 28 Non dire al tuo prossimo: «Va' e ritorna; te lo darò domani», quando hai la cosa con te. 29 Non macchinare alcun male contro il tuo prossimo, mentre abita fiducioso con te. 30 Non intentare causa contro nessuno senza motivo, se non ti ha fatto alcun male. 31 Non portare invidia all'uomo violento e non scegliere alcuna delle sue vie,


Nouveau Testament : 2 Timothée 3, 1 à 9


Corruzione estrema degli ultimi tempi

1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. 6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s'introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, 7 le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire alla conoscenza della verità. 8 Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. 9 Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali.


Evangile selon Saint Luc 15, 11 à 32


11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia, ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. 25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. 32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».


Immolatio de Carême 

Il est véritablement digne et juste, équitable et salutaire, de Te rendre grâce en tous temps et en tous lieux, Seigneur Saint, Père tout-puissant, Dieu éternel, par notre Seigneur Jésus-Christ, ton Fils, Unique engendré, Image de ta Gloire, Splendeur de ta beauté cachée. En Lui se fortifie la foi de ceux qui jeûnent, en Lui progresse leur espérance et s’affermit leur charité. Il est le pain vivant et véritable descendu du ciel, Lui qui habite toujours les cieux, Lui qui est la substance de l’éternité, la nourriture de la vertu, ton Verbe inséparable par qui tout a été fait. Il n’est pas que le pain des intelligences humaines, mais aussi le pain des Anges. Moïse, ton serviteur, lorsqu’il reçut la Loi, jeûna quarante jours et quarante nuits, alimenté par ce pain; il vivait de ta Parole s’abstenant de toute nourriture charnelle afin de se délecter de ta suavité; contemplant ta douceur en esprit, il recevait en plein visage ta Lumière inaccessible; c’est pourquoi il ne pouvait ressentir la faim corporelle, ni la fatigue terrestre parce que l’aspect de ta Gloire l’illuminait, l’Esprit affluait sur lui, ton Verbe le nourrissait. Daigne Seigneur, nous servir ce pain durant les quarante jours d’abstinence que Tu nous a conseillés, afin que nous ayons toujours soif de Toi. Que le Corps de ton Fils nous sanctifie et que son Sang nous lave, Lui le Christ notre Seigneur, par qui les Anges louent ta Majesté, les Domniations T’adorent, les Puissances se prosternent en tremblant. Les Cieux, les Vertus des cieux et les bienheureux Séraphins s’associent à eux dans cette commune louange. Daigne ordonner, nous T’en implorons, que nos voix suppliantes puissent se mêler aux leurs, en disant : Saint, Saint, Saint