sabato 12 marzo 2022

ANNO 2022. 13-03-2022 Seconda Domenica di Quaresima. per Communion des Eglises orthodoxes occidentales.




PREMESSA


La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo


http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique


Église Orthodoxe Française


Église Orthodoxe des Gaules


Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 


Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


 http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html



2ème Dimanche de Carême

Le retour du fils prodigue


http://www.eglise-orthodoxe.eu/pdf/guide_careme.pdf


capitolo 3 del Libro AT del Qoelet/Ecclesiaste


1 Per ogni cosa c'è la sua stagione, c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo: 2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, 3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire, 4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare, 5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, 6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via, 7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare, 8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. 9 Che vantaggio ha chi lavora da tutto ciò in cui si affatica? 10 Ho visto l'occupazione che DIO dà ai figli degli uomini, perché vi si affatichino. 11 Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che DIO ha fatto dal principio alla fine. 12 Ho così compreso che non c'è nulla di meglio che rallegrarsi e far del bene mentre uno vive; 13 e che ogni uomo che mangia, beve e gode benessere in tutta la sua fatica, questo è un dono di DIO. 14 Ho compreso che tutto quello che Dio fa è per sempre; non vi si può aggiungere nulla e nulla vi si può togliere; e DIO fa così, perché gli uomini lo temano. 15 Ciò che è, è già stato prima; e ciò che sarà è già stato, e DIO investiga ciò che è passato. 16 Ho pure visto sotto il sole che al posto del giudizio c'era empietà, e al posto della giustizia c'era empietà. 17 Così ho detto in cuor mio: «DIO giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo stabilito per ogni cosa e per ogni opera». 18 Ho detto in cuor mio: «Riguardo alla condizione dei figli degli uomini, DIO li mette alla prova, perché essi stessi si rendano conto che sono come bestie». 19 Infatti tutto ciò che succede ai figli degli uomini succede alle bestie; ad entrambi succede la stessa cosa. Come muore l'uno, così muore l'altra. Sì, hanno tutti uno stesso soffio; e l'uomo non ha alcuna superiorità sulla bestia, perché tutto è vanità. 20 Tutti vanno nello stesso luogo: tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano alla polvere. 21 Chi sa se lo spirito dei figli degli uomini, sale in alto, e se lo spirito della bestia scende in basso nella terra? 22 Così mi sono reso conto che non c'è nulla di meglio per l'uomo che rallegrarsi nel suo lavoro, perché questa è la sua parte. Chi lo porterà infatti a vedere ciò che accadrà dopo di lui?


Psaume 25(numerazione occidentale)


1 [Di Davide.] A te, o Eterno, io elevo l'anima mia. 2 O DIO mio, in te confido; fa' che non sia confuso e che i miei nemici non trionfino su di me. 3 Sì, fa' che nessuno di quelli che sperano in te sia deluso; siano confusi quelli che si comportano slealmente senza motivo. 4 O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. 5 Guidami nella tua verità e ammaestrami, perché tu sei il DIO della mia salvezza; io spero grandemente in te tutto il giorno. 6 Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue misericordie, perché sono da sempre. 7 Non ricordarti dei peccati della mia giovinezza, né delle mie trasgressioni; ma nella tua benignità ricordati di me, o Eterno, per amore della tua bontà. 8 L'Eterno è buono e retto, perciò egli insegnerà la via ai peccatori. 9 Egli guiderà i mansueti nella giustizia e insegnerà la sua via agli umili. 10 Tutte le vie dell'Eterno sono benignità e verità, per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze. 11 Per amor del tuo nome, o Eterno, perdona la mia iniquità, perché essa è grande. 12 Chi è l'uomo che teme l'Eterno? Egli gli insegnerà la via che deve scegliere. 13 Egli vivrà nella prosperità, e la sua progenie erediterà la terra. 14 Il segreto dell'Eterno è rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto. 15 I miei occhi sono rivolti del continuo all'Eterno, perché egli trarrà i miei piedi dalla rete. 16 Volgiti a me e abbi pietà di me, perché sono solo ed afflitto. 17 Le angosce del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie avversità. 18 Vedi la mia afflizione e il mio affanno, e perdona tutti i miei peccati. 19 Osserva i miei nemici, perché sono molti e mi odiano di un odio pieno di violenza. 20 Custodisci la mia vita e liberami; fa' che non sia confuso, perché mi rifugio in te. 21 L'integrità e la rettitudine mi custodiscano, perché spero in te. 22 O DIO, libera Israele da tutte le sue tribolazioni.


Ancien Testament : Proverbes 3, 19 à 31


19 Con la sapienza l'Eterno fondò la terra e con l'intelligenza rese stabili i cieli. 20 Per la sua conoscenza gli abissi furono aperti e le nubi stillano rugiada. 21 Figlio mio, queste cose non si allontanino mai dai tuoi occhi. Ritieni la sapienza e la riflessione. 22 Esse saranno vita per l'anima tua e un ornamento al tuo collo. 23 Allora camminerai sicuro per la tua via e il tuo piede non inciamperà. 24 Quando ti coricherai non avrai paura; sì, ti coricherai e il sonno tuo sarà dolce. 25 Non temerai lo spavento improvviso né la rovina degli empi quando verrà, 26 perché l'Eterno sarà al tuo fianco e impedirà che il tuo piede sia preso in alcun laccio.

Usa bontà con gli altri.

27 Non rifiutare il bene a chi è dovuto, quando è in tuo potere il farlo. 28 Non dire al tuo prossimo: «Va' e ritorna; te lo darò domani», quando hai la cosa con te. 29 Non macchinare alcun male contro il tuo prossimo, mentre abita fiducioso con te. 30 Non intentare causa contro nessuno senza motivo, se non ti ha fatto alcun male. 31 Non portare invidia all'uomo violento e non scegliere alcuna delle sue vie,


Nouveau Testament : 2 Timothée 3, 1 à 9


Corruzione estrema degli ultimi tempi

1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2 perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. 6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s'introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, 7 le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire alla conoscenza della verità. 8 Ora come Ianne e Iambre si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. 9 Costoro però non andranno molto avanti, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali.


Evangile selon Saint Luc 15, 11 à 32


11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia, ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. 25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. 32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».


Immolatio de Carême 

Il est véritablement digne et juste, équitable et salutaire, de Te rendre grâce en tous temps et en tous lieux, Seigneur Saint, Père tout-puissant, Dieu éternel, par notre Seigneur Jésus-Christ, ton Fils, Unique engendré, Image de ta Gloire, Splendeur de ta beauté cachée. En Lui se fortifie la foi de ceux qui jeûnent, en Lui progresse leur espérance et s’affermit leur charité. Il est le pain vivant et véritable descendu du ciel, Lui qui habite toujours les cieux, Lui qui est la substance de l’éternité, la nourriture de la vertu, ton Verbe inséparable par qui tout a été fait. Il n’est pas que le pain des intelligences humaines, mais aussi le pain des Anges. Moïse, ton serviteur, lorsqu’il reçut la Loi, jeûna quarante jours et quarante nuits, alimenté par ce pain; il vivait de ta Parole s’abstenant de toute nourriture charnelle afin de se délecter de ta suavité; contemplant ta douceur en esprit, il recevait en plein visage ta Lumière inaccessible; c’est pourquoi il ne pouvait ressentir la faim corporelle, ni la fatigue terrestre parce que l’aspect de ta Gloire l’illuminait, l’Esprit affluait sur lui, ton Verbe le nourrissait. Daigne Seigneur, nous servir ce pain durant les quarante jours d’abstinence que Tu nous a conseillés, afin que nous ayons toujours soif de Toi. Que le Corps de ton Fils nous sanctifie et que son Sang nous lave, Lui le Christ notre Seigneur, par qui les Anges louent ta Majesté, les Domniations T’adorent, les Puissances se prosternent en tremblant. Les Cieux, les Vertus des cieux et les bienheureux Séraphins s’associent à eux dans cette commune louange. Daigne ordonner, nous T’en implorons, que nos voix suppliantes puissent se mêler aux leurs, en disant : Saint, Saint, Saint


Nessun commento:

Posta un commento