mercoledì 27 aprile 2022

AbolitionLectionary: Third Sunday in Easter




https://christiansforabolition.org/2022/04/27/abolitionlectionary-third-sunday-in-easter/


TESTO DI ATTI APOSTOLI. CAPITOLO 9 versetti da 1 a 20 


La conversione di Saulo


1 Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

3 E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, all'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo 4 e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» 5 Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. 6 Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7 Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero fermi, senza parole, perché udivano la voce ma non vedevano nessuno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

10 Or a Damasco c'era un discepolo di nome Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». 11 E il Signore a lui: «Àlzati, va' nella strada chiamata "Diritta" e cerca in casa di Giuda uno di Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera 12 e ha visto in visione un uomo chiamato Anania entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti, riguardo a quest'uomo, quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. 14 E qui ha ricevuto autorità dai capi dei sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli, ai re e ai figli d'Israele; 16 perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome».

17 Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo». 18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. 19 E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco 20 e si mise subito a predicare Gesù nelle sinagoghe, affermando che egli è il Figlio di Dio.


TESTO DELLA MEDITAZIONE. UN TENTATIVO DI TRADUZIONE IN ITALIANO


Se mi conoscete, sapete che gli Atti degli Apostoli sono il mio libro preferito della Bibbia. So che ha una storia complicata, so che le sue storie possono turbare e disturbare, ma per quale parte delle nostre Scritture non è così? Amo gli Atti proprio perché è la storia di persone che inciampano ma continuano ad andare avanti, continuano a crescere e a cambiare grazie al potere dello spirito di Dio. E nessuna storia racchiude meglio il modo in cui le persone cambiano di questa famosa storia della trasformazione di Saulo sulla strada per Damasco. 


Saulo inizia questa storia come un cacciatore di taglie a contratto, un partecipante desideroso della violenza dello stato. Pochi capitoli prima, la storia ci dice che ha in mano i mantelli di coloro che hanno linciato Stefano. In una traduzione del brano , Saulo  è descritto in questa storia come "ancora alitando minacce e omicidi contro i discepoli del Signore". 


Lo scrittore non è interessato ai traumi dell'infanzia di Saul, a come le strutture del potere abbiano  limitato  la sua capacità di azione, o a qualsiasi cosa che potremmo cercare in una storia di trasformazione. Gli piace questo lavoro. Si offre volontario per servire un mandato di cattura in un'altra giurisdizione. Molti di noi conoscono un poliziotto o un secondino come questo: Quello che si diverte a distruggere l'accampamento, quello veloce a scrivere a qualcuno e a buttarlo nella buca. Quella persona che ci fa dire: "Forse alcune persone sono davvero malvagie?".


Ma non sottovalutate Gesù. Lui abbatte Paolo e gli dice chiaro e tondo: "Sono io quello che cerchi". Ed è nella luce accecante del confronto che Saulo inizia la sua trasformazione. 

La lotta per la libertà richiede un conflitto (è una lotta, dopo tutto). I’m a tender-hearted, white middle-class Midwesterner,  e vorrei davvero che tutti potessimo crescere e guarire senza conflitti e scontri. E ahimè, questa storia non è l'ultima volta che Paolo sarà spinto a crescere. Il resto degli Atti è pieno di scontri, molti dei quali fisici. Ma qui, in questa drammatica resa dei conti in strada, egli comincia a cambiare.


La poetessa Cecilia Llompart scrive: "ogni crescita è un argomento per avere più luce". Paolo non ha finito di crescere qui, ma il fatto che possa cambiare è l'argomento dello Spirito per i discepoli del Signore per non rinunciare a lui. 

It’s easy to give up on our enemies. But don’t underestimate Jesus. All growth is an argument for more light.


Rev. Jay Bergen is a pastor at Germantown Mennonite Church in Philadelphia, and a volunteer organizer with the Coalition to Abolish Death By Incarceration (CADBI), a campaign fighting to end life sentences and heal communities across Pennsylvania.

Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

lunedì 18 aprile 2022

Christians for the Abolition of Prisons--#AbolitionLectionary: Easter Sunday


1Corinzi 15:19-28

19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. 20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, 23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. 24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. 25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte. 27 Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa. 28 E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

MEDITAZIONE DI 
Sarah Lynne Gershon (she/her) is an MDiv/MTS student, DOC pastor, and lives at the Bloomington Catholic Worker

testo inglese in



TRADUZIONE IN ITALIANO 



Gran parte della prima lettera di Paolo ai Corinzi affronta le preoccupazioni e le controversie che probabilmente sono state portate a Paolo in una lettera dei seguaci di Cristo a Corinto. Molti studiosi sostengono che Paolo si sta rivolgendo ideologicamente gerarchia sociale basata radicata nelle filosofie greco-romane che dividono i Corinzi in classi "deboli" e "forti". In tutta la lettera Paolo ammonisce sarcasticamente il "forte" e si identifica con il "debole", usando e rovesciando la logica gerarchica. [1] Il penultimo capitolo affronta una preoccupazione che Paolo sta portando ai forti; egli ha sentito che essi negano la risurrezione corporea di Cristo. Qui Paolo fa nuovamente appello e rovescia le filosofie greco-romane tenute dai Corinzi in un paio di modi che potrebbero essere interessanti per l'abolizionista.


  In primo luogo, Paolo inizia questa sezione con il linguaggio che ammonisce il corinzio "forte" e lo affeziona ai "deboli." Nel versetto 12 egli scrive: "Quindi, se il messaggio che viene predicato dice che Cristo è stato risuscitato dai morti, allora come può qualcuno di voi dire: Non c'è risurrezione dei morti?" (CEB). Il termine "resurrezione dei morti" potrebbe essere meglio tradotto come "risveglio dei cadaveri." Questa frase avrebbe offeso la sensibilità del ben istruito, filosoficamente sfumato "forte." Sarebbe stato familiare e più facilmente accettato dai "deboli" che possono avere sinceramente trasmesso storie di cadaveri risorti e aveva preoccupazioni sulla sofferenza fisica in questa vita e nell'aldilà. Secondo Martin, le filosofie accettabili per i forti potrebbero aver sostenuto che non c'è vita dopo la morte o che l'anima è stata liberata dal corpo. Le credenze popolari  d'altra parte, "tradivano la paura della morte... una convinzione che la morte fosse in qualche modo innaturale e indesiderabile." [2]

Paolo inizia affermando inequivocabilmente le preoccupazioni dei deboli, usando immagini (il risveglio dei cadaveri) che offendono la sensibilità dei forti. Paolo afferma il problema della morte, che certamente era una preoccupazione più saliente per i Corinzi "deboli" della classe inferiore. I filosofi istruiti avrebbero visto questa paura della morte come un disadattamento. Credevano che le persone dovessero accettare la morte come parte naturale della vita: portando ad una liberazione dalle preoccupazioni mondane e alla fine della sofferenza. La gente che è stata osservata giù sopra nella gerarchia greco-romana ha trovato lo spettro persistente della morte insopportabile e non rimediato dal relativo completamento. Paolo si schierò con queste persone. Gli abolizionisti devono fare lo stesso, affermando inequivocabilmente le preoccupazioni e le speranze di coloro che soffrono sotto l'incarcerazione di massa e lo spettro della morte rappresentato dalla prigione e dalla polizia. Più tardi nel capitolo 15 Paolo descrive il corpo risorto in un modo che sarebbe comprensibile per i forti, ma non prima di ammonirli e allinearsi chiaramente con i deboli

La seconda cosa che Paolo fa è articolare una visione della salvezza che è cosmica e partecipativa. La salvezza dalla prospettiva di Paolo non può essere intesa come una conquista morale o intellettuale individuale. La salvezza si compie con la distruzione dei poteri e dei principati governati dal peccato e dalla morte. Nella sua lettera ai Romani Paolo è chiaro che mentre la legge (norme etiche e sociali che governano le relazioni) non è cattiva in se stessa, essa perpetua il peccato quando viene applicata dalla minaccia di morte. [3] Paolo accenna a questa stessa idea in 15:46, anche se non è così ben sviluppata e argomentata in questa lettera precedente. Coloro che erano meno connessi alla minaccia di morte in corso potrebbero essere in grado di funzionare in un tale sistema, ma sono lasciati "nel peccato" proprio come quelli che sono, come dice Daniel Oodshorn, "lasciati per morti." [4] I forti di 1 Corinzi giudicavano la situazione dei deboli come un fallimento costituzionale, morale o intellettuale individuale (o di gruppo sociale), piuttosto che un atto d'accusa contro l'intero sistema sociale e politico, governato dalla morte. Paolo insiste sul fatto che l'intero sistema deve essere trasformato dalla morte e risurrezione di Cristo. Questo rimuove la minaccia della morte e la potenza del peccato, non affermando o usando la morte, ma superandola. Questo apre la possibilità per le persone di entrare in spazi vulnerabili alla morte senza temere o affermare la violenza che la morte rappresenta. Solo così possiamo comunicare gli uni con gli altri in un modo che dà la vita: prima comunicando con Cristo (superando la paura della morte nella solidarietà vulnerabile con coloro che sono "lasciati per morti", ma vivono) e poi diventando il "corpo cristico" che estende questa comunione agli altri. [5] È mettendo fede e partecipando alla vita di Cristo che il mondo intero è salvato


 Allo stesso modo, l'interprete abolizionista noterà che c'è un modo giusto e sbagliato di parlare del superamento della paura della morte. La via sbagliata, rappresentata dal forte corinzio, supera la "paura della morte" con una sorta di conquista intellettuale e morale personale che accetta la morte (o addirittura la loda). Questo può essere paragonato a una forma particolarmente insidiosa di terapia CBT offerta in molte prigioni e programmi di rientro chiamati "Terapia di Riconquista Morale." MRT insiste sul fatto che i problemi che portano all'incarcerazione sono esclusivamente all'interno del prigioniero. Il sistema non ha bisogno di cambiare, solo le convinzioni individuali. Per esempio dicono, "La sofferenza e l'infelicità sono da aspettarsi a volte giusto? SBAGLIATO. L'infelicità era ed è una parte della tua vita perché tu la scegli", (i tappi e gli audaci sono loro). [6] La via giusta, rappresentata dalla visione cosmica di Paolo, è vedere che esiste un sistema che perpetua la sofferenza e l'infelicità, e la possibilità di riporre la nostra fede in un altro modo che non sia governato né affermato dalla minaccia di violenza del sistema. Siamo liberati dai sistemi di morte quando partecipiamo a relazioni che ci mostrano come superare collettivamente tali sistemi anche mentre stiamo ancora vivendo in essi. Questo è il lavoro di abolizione e costruzione di nuovi sistemi di giustizia trasformativa. Questo è anche ciò che la morte e la risurrezione di Gesù ha compiuto dalla prospettiva di Paolo. La risurrezione di Cristo fornisce la fiducia di cui abbiamo bisogno per partecipare alle relazioni vulnerabili e salvifiche del "corpo cristiano." Questa fiducia non è nella propria salvezza personale, ma nella trasformazione dell'intero cosmo, dove il nostro Dio amorevole e vivificante diventa "tutto in tutto."


Sarah Lynne Gershon è una studentessa MDiv/MTS, pastore DOC, e vive al Bloomington Catholic Worker


[1] See Dale Martin, The Corinthian Body, (New Haven: Yale University Press, 1995).

[2] Ibid, 114.

[3] See Theodore Jennings, Outlaw Justice: The Messianic Politics of Paul, Cultural Memory in the Present, (Stanford, California: Stanford University Press, 2013) for more about how Paul understands Christ’s relationship with the law.

[4] Daniel Oudshoorn, Pauline Eschatology: The Apocalyptic Rupture of Eternal Imperialism, Paul and the Uprising of the Dead, V. 2, (Eugene, OR: Cascade Books, 2020) 134.                   

[5] See Yung Suk Kim, Christ’s Body in Corinth: The Politics of a Metaphor, Paul in Critical Contexts, (Minneapolis: Fortress Press, 2008) for more insight into how I’m using the term “christic body.”

[6] Gregory Little and Kenneth Robinson, How to Escape Your Prison: A Moral Reconation Workbook, Memphis, TN: Eagle Wing Books, 2016), 2

Semaine Radieuse - 1re semaine après Pâques Lundi 18 avril 2022. . per Communion des Eglises orthodoxes occidentales




PREMESSA 

La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo

http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique

Église Orthodoxe Française

Église Orthodoxe des Gaules

Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 

Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html


Semaine Radieuse - 1re semaine après Pâques Lundi 18 avril 2022.  Liturgie 


Apocalisse 2:1-7

1 All'angelo della Chiesa di Efeso scrivi:

Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro: 2 Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova - quelli che si dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi. 3 Sei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. 4 Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di prima. 5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di prima. Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto. 6 Tuttavia hai questo di buono, che detesti le opere dei Nicolaìti, che anch'io detesto.

7 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore darò da mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio.


Atti  degli Apostoli 2,14-32

14 Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: 15 Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. 16 Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:

17 Negli ultimi giorni, dice il Signore,

Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;

i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,

i vostri giovani avranno visioni

e i vostri anziani faranno dei sogni.

18 E anche sui miei servi e sulle mie serve

in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi

profeteranno.

19 Farò prodigi in alto nel cielo

e segni in basso sulla terra,

sangue, fuoco e nuvole di fumo.

20 Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,

prima che giunga il giorno del Signore,

giorno grande e splendido.

21 Allora chiunque invocherà il nome del Signore

sarà salvato.

22 Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, 23 dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. 24 Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. 25 Dice infatti Davide a suo riguardo:

Contemplavo sempre il Signore innanzi a me;

poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli.

26 Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua;

ed anche la mia carne riposerà nella speranza,

27 perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi,

né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.

28 Mi hai fatto conoscere le vie della vita,

mi colmerai di gioia con la tua presenza.

29 Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. 30 Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, 31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò:

questi non fu abbandonato negli inferi,

né la sua carne vide corruzione.

32 Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.


Vangelo Marco 16,1-7

1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?». 4 Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. 7 Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».


http://www.eoc-coc.org/fileadmin/template/eoc/upload/documents/Calendrier_liturgique_2021-2022.pdf


domenica 17 aprile 2022

Saint, Lumineux et Grand Dimanche de Pâques Dimanche 17 avril 2022. . per Communion des Eglises orthodoxes occidentales



PREMESSA 

La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo

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  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique

Église Orthodoxe Française

Église Orthodoxe des Gaules

Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 

Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html


Saint, Lumineux et Grand Dimanche de Pâques

Dimanche 17 avril 2022-♦ Liturgie


Dal Libro dell'Apocalisse  1,9-18 


Gesù appare a Giovanni a Patmos e gli ordina di scrivere quello che vede e di mandarlo alle sette chiese

9 Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell'afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo. 10 Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba, 11 che diceva: «Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, e ciò che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea». 12 Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro 13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, vestito d'una veste lunga fino ai piedi e cinto d'una cintura d'oro al petto. 14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco. 15 I suoi piedi erano simili a bronzo lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la sua voce era come il fragore di molte acque. 16 Egli aveva nella sua mano destra sette stelle e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza. 17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l'ultimo, 18 e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades


1 Co 15, 1-11. 20-22


1Corinzi 15,1-11

La risurrezione

1 Ora, fratelli, vi dichiaro l'evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, 2 e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. 3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 6 In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. 7 Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. 8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all'aborto. 9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Or dunque, sia io che loro, così predichiamo, e così voi avete creduto.


1Corinzi 15,20-22

20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo,


Vangelo di. Mt 28, 8-20


Matteo 28,8-20

8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. 9 E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: «Salve!». Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. 10 Quindi Gesù disse loro: «Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno».

Il falso resoconto dei soldati

11 Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto. 12 Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati, 13 e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l'hanno rubato mentre noi dormivamo. 14 E se poi la cosa verrà agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti». 15 Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi.

L'apparizione di Gesù in Galilea

16 Ora gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato 17 e, vedutolo, lo adorarono; alcuni però dubitarono. 18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen».

sabato 16 aprile 2022

Daily Devotional • April 16 Holy Saturday



Dalla Lettera agli Ebrei 4:1-16


1 Perciò, poiché rimane ancora una promessa di entrare nel suo riposo, abbiamo timore perché qualcuno di voi non ne resti escluso. 2 Infatti a noi come pure a loro è stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovò loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l'avevano udita. 3 Noi infatti, che abbiamo creduto, entriamo nel riposo come egli disse: «Così giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». E così disse, sebbene le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. 4 In qualche luogo infatti, a proposito del settimo giorno, egli disse così: «E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le sue opere»; 5 e ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo». 6 Poiché dunque rimane per alcuni di entrarvi, mentre quelli a cui prima fu annunziata la buona novella non vi entrarono a motivo della loro incredulità, 7 egli determina di nuovo un giorno: "Oggi", dicendo dopo tanto tempo, come è stato detto prima per mezzo di Davide: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori». 8 Perché, se Giosuè avesse dato loro riposo, Dio non avrebbe in seguito parlato di un altro giorno. 9 Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. 10 Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch'egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue. 11 Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza. 12 La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore. 13 E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.

14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia, per ricevere aiuto al tempo opportuno.

Liturgie de la Nuit de la Résurrection :2022. . per Communion des Eglises orthodoxes occidentales Samedi Saint Samedi 16 avril



PREMESSA 

La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo

http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique

Église Orthodoxe Française

Église Orthodoxe des Gaules

Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 

Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html



Liturgie de la Nuit de la Résurrection :

Lettura dal Libro dell'Apocalisse  1, 1-8

Apocalisse 1,1-8

Titolo e soggetto del libro

1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che egli fece conoscere, mandandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2 il quale ha testimoniato la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, e tutte le cose che ha visto. 3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino.

Dedica alle sette chiese dell'Asia

4 Giovanni, alle sette chiese che sono nell'Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che ha da venire, e dai sette spiriti che sono davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, 6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen. 7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine», dice il Signore «che è, che era e che ha da venire, l'Onnipotente».


Lettera Apostolo Paolo ai Romani 6, 3-11

3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. 5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, 6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato. 7 Infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui. 10 Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore.



Dal Vangelo di Matteo  28, 1-7


Matteo 28,1-7

La risurrezione

1 Ora, alla fine dei sabati, all'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall'apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l'angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: «Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l'ho detto».


http://www.eoc-coc.org/fileadmin/template/eoc/upload/documents/Calendrier_liturgique_2021-2022.pdf

venerdì 15 aprile 2022

ANNO 2022. . per Communion des Eglises orthodoxes occidentales Vendredi Saint. Vendredi 15 avril



PREMESSA 

La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia  occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo

http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm


  In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione. 


La  COMMUNION DES ÉGLISES  ORTHODOXES OCCIDENTALES


Église Orthodoxe Celtique

Église Orthodoxe Française

Église Orthodoxe des Gaules

Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario  merita rispetto ed attenzione. 

Per la storia  della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a 


http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html

Vendredi Saint. Vendredi 15 avril


Office de la Passion :

Dal Libro del Profeta  Geremia  11, 15-20 ; 12, 7-9

Geremia 11,15-20

15 Che cosa fa il mio diletto nel mio tempio, quando ha compiuto molte scelleratezze? Potranno le carni consacrate allontanare da te la tua malvagità, perché tu possa rallegrarti? 16 L'Eterno ti aveva chiamato con il nome di Ulivo verdeggiante bello, con frutti squisiti. Al rumore di un gran tumulto, egli vi appiccherà il fuoco, e i suoi rami saranno distrutti. 17 L'Eterno degli eserciti che ti aveva piantato ha decretato sventura contro di te, a motivo della malvagità commessa a loro stesso danno dalla casa d'Israele e dalla casa di Giuda nel provocarmi ad ira, bruciando incenso a Baal».

Congiura contro Geremia da parte di quelli di Anathoth

18 L'Eterno me l'ha fatto sapere e io l'ho saputo; allora tu mi hai mostrato le loro azioni. 19 Io ero come un agnello mansueto condotto al macello e non sapevo che ordivano macchinazioni contro di me, dicendo: «Distruggiamo l'albero col suo frutto e eliminiamolo dalla terra dei viventi, affinché il suo nome non sia più ricordato». 20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché ti ho reso noto la mia causa.


Geremia 12,7-9

Risposta del Signore

7 Ho abbandonato la mia casa, ho rigettato la mia eredità; ho dato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici. 8 La mia eredità è divenuta per me come un leone nella foresta; ha lanciato il suo grido contro di me; per questo l'ho odiata. 9 La mia eredità è stata per me come l'uccello rapace screziato; gli uccelli rapaci si lanciano contro di lei da ogni parte. Andate, radunate tutte le bestie della campagna, fatele venire a divorare!


Dal Libro del Profeta. Amos 8, 4-11

4 Ascoltate questo, o voi che divorate il bisognoso e sopprimete i poveri del paese, 5 e dite: «Quando passerà la luna nuova perché possiamo vendere il grano, e il sabato perché possiamo dar inizio alla vendita del grano, rimpicciolendo l'efa e ingrandendo il siclo, falsificando le bilance per frodare, 6 comprando i poveri con denaro, il bisognoso per un paio di sandali e vendendo anche i rifiuti di scarto del grano?». 7 L'Eterno l'ha giurato per l'orgoglio di Giacobbe: «Non dimenticherò mai nessuna delle loro opere. 8 Non tremerà forse il paese per questo e non saranno in lutto tutti i suoi abitanti? Si solleverà tutto quanto come il Nilo, si agiterà e si abbasserà come il fiume d'Egitto. 9 In quel giorno avverrà», dice il Signore, l'Eterno, «che io farò tramontare il sole a mezzodì e oscurerò la terra in pieno giorno. 10 Muterò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento; farò mettere su ogni fianco il sacco e renderò calva ogni testa. Ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno di amarezza. 11 Ecco, verranno i giorni», dice il Signore, l'Eterno, «in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane né sete di acqua, ma piuttosto di udire le parole dell'Eterno.


Dal Libro del Profeta Zaccaria  8, 14-15 ; 12, 10

Zaccaria 8,14-15

14 Poiché così dice l'Eterno degli eserciti: «Come decisi di farvi del male quando i vostri padri mi provocarono ad ira», dice l'Eterno degli eserciti, «e non mi pentii, 15 così in questi giorni ho nuovamente deciso di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda. Non temete!


Zaccaria 12,10

Cordoglio in Gerusalemme per colui che hanno trafitto

«Riverserò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi guarderanno a me, a colui che hanno trafitto; faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si è grandemente addolorati per un primogenito.


 Dal Libro del Profeta Isaia 53, 9-12

9 Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca. 10 Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani. 11 Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo, renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità. 12 Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori.



1 Lettera ai Corinti   1, 18-2, 2


1Corinzi 1,18-2,2

1,18 Infatti il messaggio della croce è follia per quelli che periscono, ma per noi che siamo salvati è potenza di Dio. 19 Sta scritto infatti: «Io farò perire la sapienza dei savi e annullerò l'intelligenza degli intelligenti». 20 Dov'è il savio? Dov'è lo scriba? Dov'è il disputatore di questa età? Non ha forse Dio resa stolta la sapienza di questo mondo? 21 Infatti, poiché nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, è piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione, 22 poiché i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza, 23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che è scandalo per i Giudei e follia per i Greci; 24 ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 25 poiché la follia di Dio è più savia degli uomini e la debolezza di Dio più forte degli uomini. 26 Riguardate infatti la vostra vocazione, fratelli, poiché non ci sono tra di voi molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili, 27 ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare le savie; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 28 e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose spregevoli e le cose che non sono per ridurre al niente quelle che sono, 29 affinché nessuna carne si glori alla sua presenza. 30 Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, 31 affinché, come sta scritto: «Chi si gloria, si glori nel Signore».


Carattere delle predicazione di Paolo in Corinto

2,1 Anch'io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio, 2 perché mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e lui crocifisso.


Évangile composé


Luca 22

1 Si avvicinava intanto la festa degli Azzimi, detta Pasqua. 2 Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiché temevano il popolo. 3 Or Satana entrò in Giuda, soprannominato Iscariota, che era nel numero dei dodici. 4 Così egli andò ad accordarsi con i capi dei sacerdoti e con i magistrati sul come tradirlo. 5 Ed essi se ne rallegrarono e convennero di dargli del denaro. 6 Ed egli acconsentì, e cercava l'opportunità di consegnarlo nelle loro mani di nascosto dalla folla.

La cena pasquale

7 Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. 8 E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo mangiare». 9 Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?». 10 Allora egli disse loro: «Ecco, quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove entrerà. 11 Dite quindi al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: Dov'è la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". 12 Allora egli vi mostrerà una grande sala arredata; là preparerete la Pasqua». 13 Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. 14 E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e i dodici apostoli con lui. 15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più finché abbia il suo compimento nel regno di Dio». 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto». 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi. 21 Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è sulla tavola con me. 22 Certamente il Figlio dell'uomo se ne va, come è stabilito, ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro, chi di loro avrebbe fatto questo.

Il maggiore sia come il minore

24 E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore. 25 Ma Gesù disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di esse sono chiamati benefattori. 26 Ma con voi non sia così; anzi il più grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve. 27 Chi è infatti più grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve. 28 Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove. 29 Ed io vi assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me, 30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d'Israele».

Pietro avvisato

31 Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. 32 Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli». 33 Ma egli disse: «Signore, io sono pronto ad andare con te tanto in prigione che alla morte». 34 Ma Gesù disse: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».

Le due spade

35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca e senza sandali, vi è forse mancata qualche cosa?». Ed essi dissero: «Nessuna». 36 Disse loro dunque: «Ma ora chi ha una borsa la prenda con sé, e così pure una sacca; e chi non ha la spada venda la sua veste e ne compri una. 37 Poiché io vi dico che ciò che è scritto deve ancora essere adempiuto in me: "Ed egli è stato annoverato fra i malfattori". Le cose infatti che sono scritte di me hanno il loro compimento». 38 Allora essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse loro: «Basta!».

Gesù nel Getsemani

39 Poi, uscito, andò come al solito al monte degli Ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono. 40 Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione». 41 E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, 42 dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua». 43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. 44 Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra. 45 Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione».

Arresto di Gesù

47 Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, li precedeva e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 E Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?». 49 Allora quelli attorno a Gesù, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». 50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro. 51 Ma Gesù, rispondendo, disse: «Lasciate, basta così». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì. 52 Poi Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante? 53 Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa è la vostra ora e la potestà delle tenebre».

Gesù rinnegato da Pietro

54 Dopo averlo catturato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote. E Pietro seguiva da lontano. 55 Quando essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e si posero a sedere attorno, Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Una serva lo vide seduto presso il fuoco, lo guardò attentamente e disse: «Anche costui era con lui». 57 Ma egli lo negò, dicendo: «Donna, non lo conosco». 58 Poco dopo lo vide un altro e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro disse: «O uomo, non lo sono». 59 Passata circa un'ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: «In verità anche costui era con lui, perché è Galileo». 60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E subito, mentre ancora parlava, il gallo cantò. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 62 Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.

Gesù davanti al sinedrio

63 Intanto gli uomini che tenevano Gesù lo schernivano, percuotendolo. 64 E, dopo averlo bendato, lo percuotevano in faccia e gli domandavano, dicendo: «Indovina, chi è colui che ti ha percosso?». 65 E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui. 66 Appena fu giorno si riunirono gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo: 67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste. 68 Se poi vi interrogassi, non mi rispondereste né mi lascereste andare. 69 Ma da ora in poi il Figlio dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio». 70 Allora tutti dissero: «Sei tu dunque il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Voi dite giustamente, perché io lo sono». 71 Essi allora dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Dal momento che noi stessi l'abbiamo udito dalla sua propria bocca».


Marco 15

Gesù davanti a Pilato

1 E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. 2 E Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici». 3 E i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. 4 Pilato lo interrogò di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano?». 5 Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato. 6 Or ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero. 7 Vi era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. 8 E la folla, gridando, cominciò a domandare che facesse come aveva sempre fatto per loro. 9 Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?». 10 Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba. 12 E Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?». 13 Ed essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!». 14 E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora più forte: «Crocifiggilo!». 15 Perciò Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesù, lo consegnò loro perché fosse crocifisso. 16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè nel pretorio, e convocarono l'intera coorte. 17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo. 18 Cominciarono poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». 19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo adoravano. 20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo.

La crocifissione

21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua croce. 22 Poi condussero Gesù al luogo detto Golgota che significa: Luogo del teschio. 23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese. 24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno. 25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. 26 E l'iscrizione che indicava il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: "Il re dei Giudei". 27 Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. 28 Così si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato annoverato fra i malfattori». 29 E coloro che passavano lì vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi, 30 salva te stesso e scendi giù dalla croce!». 31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può salvare se stesso. 32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo ingiuriavano. 33 Poi, venuta l'ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. 34 E all'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». 36 Allora uno di loro accorse, inzuppò una spugna nell'aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate; vediamo se viene Elia a tirarlo giù». 37 Ma Gesù, emesso un forte grido, rese lo spirito. 38 Allora il velo del tempio, si squarciò in due, dall'alto in basso. 39 E il centurione che stava di fronte a Gesù, visto che dopo aver gridato così aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio». 40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano; fra di esse vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e Salome, 41 che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

Il seppellimento

42 Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato, 43 Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo. 45 E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. 46 E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all'entrata del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva deposto.



Ps 50

Confessione del peccato e richiesta di perdono

1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Nathan venne a lui, dopo che egli aveva peccato con Bathsceba.] Abbi pietà di me, o DIO, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. 2 Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. 3 Poiché riconosco i miei misfatti, e il mio peccato mi sta sempre davanti. 4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato formato nell'iniquità, e mia madre mi ha concepito nel peccato. 6 Ma a te piace la verità che risiede nell'intimo, e m'insegni la sapienza nel segreto del cuore. 7 Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. 8 Fammi sentire gioia e allegrezza; fa' che le ossa che hai spezzato festeggino. 9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. 10 O DIO, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. 11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. 12 Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso. 13 Allora insegnerò le tue vie ai trasgressori, e i peccatori si convertiranno a te. 14 Liberami dal sangue versato, o DIO, DIO della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con giubilo la tua giustizia. 15 O Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode. 16 Tu infatti non prendi piacere nel sacrificio, altrimenti te l'offrirei, né gradisci l'olocausto. 17 I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO, tu non disprezzi il cuore rotto e contrito. 18 Fa' del bene a Sion per la tua benevolenza, edifica le mura di Gerusalemme. 19 Allora prenderai piacere nei sacrifici di giustizia, negli olocausti e nelle offerte da ardere interamente; allora si offriranno torelli sul tuo altare.


Ps 21


Le sofferenze del Messia a cui fa seguito il suo trionfo

1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "La cerva dell'aurora". Salmo di Davide.] Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei così lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito? 2 O DIO mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte non sto in silenzio. 3 Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d'Israele. 4 I nostri padri hanno confidato in te; hanno confidato in te e tu li hai liberati. 5 Gridarono a te e furono liberati; confidarono in te e non furono delusi. 6 Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini e disprezzato dal popolo. 7 Tutti quelli che mi vedono si fanno beffe di me, allungano il labbro e scuotono il capo, 8 dicendo: «Egli si è affidato all'Eterno; lo liberi dunque, lo soccorra, poiché lo gradisce». 9 Certo, tu sei colui che mi hai tratto fuori dal grembo materno; mi hai fatto avere fiducia in te da quando riposavo sulle mammelle di mia madre. 10 Io fui abbandonato a te fin dalla mia nascita; tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre. 11 Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina, e non c'è nessuno che mi aiuti. 12 Grandi tori mi hanno circondato, potenti tori di Bashan mi hanno attorniato; 13 essi aprono la loro gola contro di me, come un leone rapace e ruggente. 14 Sono versato come acqua, e tutte le mie ossa sono slogate; il mio cuore è come cera che si scioglie in mezzo alle mie viscere. 15 Il mio vigore si è inaridito come un coccio d'argilla e la mia lingua è attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte. 16 Poiché cani mi hanno circondato; uno stuolo di malfattori mi ha attorniato; mi hanno forato le mani e i piedi. 17 Io posso contare tutte le mie ossa; essi mi guardano e mi osservano. 18 Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica. 19 Ma tu, o Eterno, non allontanarti; tu che sei la mia forza, affrettati a soccorrermi. 20 Libera la mia vita dalla spada, l'unica mia vita dalla zampa del cane. 21 Salvami dalla gola del leone e dalle corna dei bufali. Tu mi hai risposto. 22 Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; ti loderò in mezzo all'assemblea. 23 O voi che temete l'Eterno, lodatelo; e voi tutti, discendenti di Giacobbe glorificatelo; e voi tutti, o stirpe d'Israele, temetelo. 24 Perché egli non ha disprezzato né sdegnato l'afflizione dell'afflitto, e non gli ha nascosto la sua faccia; ma quando ha gridato a lui, lo ha esaudito. 25 Il motivo della mia lode nella grande assemblea sei tu; io adempirò i miei voti in presenza di quelli che ti temono. 26 I bisognosi mangeranno e saranno saziati; quelli che cercano l'Eterno lo loderanno; il vostro cuore vivrà in eterno. 27 Tutte le estremità della terra si ricorderanno dell'Eterno e si convertiranno a lui, e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno davanti a te. 28 Poiché all'Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni. 29 Tutti i ricchi della terra mangeranno e adoreranno; tutti quelli che scendono nella polvere e che non possono mantenersi in vita s'inchineranno davanti a lui. 30 Una posterità lo servirà, si parlerà del Signore alla futura generazione. 31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia a un popolo che deve ancora nascere, e che egli stesso ha fatto.


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