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PREMESSA
La Communion des Eglises orthodoxes occidentales. unisce in piena comunione ecclesiale e ministeri nel calendario e nella liturgia occidentale congregazioni ecclesiali ortodosse che si sono riconosciute nel manifesto unitario fondativo
http://www.eglise-orthodoxe.eu/texte_communion_eglises_occidentales.htm
In particolare il calendario presenta il sinassario dei santi del comune primo millennio ma anche santi specifici dell'occidente cristiano successivi alla separazione.
La COMMUNION DES ÉGLISES ORTHODOXES OCCIDENTALES
Église Orthodoxe Celtique
Église Orthodoxe Française
Église Orthodoxe des Gaules
Non è in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse.Tuttavia proprio nel suo essere,insieme alla ÉGLISE CATHOLIQUE ORTHODOXE DE FRANCE,nell'eredità della testimonianza e del ministero di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria e per la Communion canonizzato e glorificato nel Sinassario merita rispetto ed attenzione.
Per la storia della venerabile Chiesa Ortodossa Occidentale ECOF, ossia Eglise Catholique Orthodoxe de France che non è presente nella Comunion si fa riferimento a
http://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2015/11/lecof-biografia-di-una-chiesa-incompresa.html
Mercredi Saint Mercredi 13 avril Alla Liturgia
Geremia 26,13-15
13 Perciò ora emendate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce dell'Eterno, il vostro DIO, e l'Eterno si pentirà del male che ha pronunciato contro di voi. 14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me come vi sembra bene e giusto. 15 Ma sappiate per certo che se mi fate morire, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché l'Eterno mi ha veramente mandato a voi, per dichiarare ai vostri orecchi tutte queste parole».
Lettera di Giuda 1,20-25 *
Indirizzo e saluti
Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono santificati in Dio Padre e custoditi in Cristo Gesù:
Esortazioni finali
20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, 21 conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, in vista della vita eterna. 22 E abbiate compassione degli uni usando discernimento, 23 ma salvate gli altri con timore, strappandoli dal fuoco, odiando perfino la veste contaminata dalla carne. 24 Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia, 25 all'unico Dio sapiente, il nostro Salvatore, sia gloria, grandezza, dominio e potestà, da ora e per tutte le età. Amen.
*La Lettera di Giuda è uno dei libri del Nuovo Testamento. Il testo viene datato tra il 70 e il 120 circa Tradizionalmente viene attribuita all'apostolo Giuda Taddeo o a Giuda parente di Gesù, mentre diversi studiosi la ritengono essere una lettera pseudonima, scritta alla fine del I secolo da un autore ignoto
Vangelo di Matteo
Matteo 26,1-16
http://www.eoc-coc.org/fileadmin/template/eoc/upload/documents/Calendrier_liturgique_2021-2022.pdf
Successivamente il. Primo Notturno -Office des ténèbres*
*L'Ufficio delle Tenebre o semplicemente le Tenebre (latino: Tenebrae) è un ufficio liturgico della Chiesa cattolica, successivamente mutuato da altre confessioni cristiane, che si recita nei tre giorni che precedono la Pasqua ed è caratterizzato dallo spegnimento di quindici candele poste su una saettia, uno speciale candelabro di forma triangolare, e da un "terremoto" o "strepitus", un momento alla fine dell'ufficio in cui nella totale oscurità si battono i banchi con i libri o con le mani, producendo appunto uno strepito.
Le Tenebre sono la celebrazione dei mattutini e delle lodi degli ultimi tre giorni della Settimana Santa: Giovedì Santo, Venerdì Santo e Sabato Santo che viene anticipata alla sera precedente
la numerazione dei salmi. è quella della Vulgata
1er nocturne Mercredi Saint Mercredi 13 avril
Psaume 68 (Salvum me fac, Deus)
avec son antienne Zelus domus tuæ ; à la fin du psaume, on éteint un des cierges du chandelier triangulaire ;
Zelus domus tuae comedit me,
et opprobria exprobrantium tibi
ceciderunt super me. (Ps 68,9)
v.1 Salvum me fac, Deus,
quoniam intraverun aquae
usque ad animam meam.
v.2 Infixus sum in limo profundi:
et non est substantia. (Ps 68,1.2)
Psaume 69 (Deus, in adjutorium meum intende)
avec son antienne Avertantur retrorsum ; à la fin du psaume, on éteint un deuxième cierge du chandelier triangulaire ;
Avertantur retrorsum et erubescant qui cogitant mihi mala.
Psaume 70 (In te, Domine, speravi)
1 In te confido, o SIGNORE, fa' che io non sia mai confuso.
2 Per la tua giustizia, liberami, mettimi al sicuro!
Porgi a me il tuo orecchio, e salvami!
3 Sii per me una rocca in cui trovo scampo,
una fortezza dove io possa sempre rifugiarmi!
Tu hai dato ordine di salvarmi,
perché sei il mio baluardo e la mia fortezza.
4 Mio Dio, liberami dalla mano dell'empio,
dalla mano del perverso e del violento!
5 Poiché tu sei la mia speranza,
Signore, Dio;
sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia.
6 Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo materno,
tu m'hai tratto dal grembo di mia madre;
a te va sempre la mia lode.
7 Io sono per molti come un prodigio:
tu sei il mio rifugio sicuro.
8 Sia la mia bocca piena della tua lode,
ed esalti ogni giorno la tua gloria!
9 Non respingermi nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando le mie forze declinano.
10 Perché i miei nemici sparlano di me,
e quelli che spiano l'anima mia tramano insieme,
11 dicendo: «Dio l'ha abbandonato;
inseguitelo e prendetelo, perché non c'è nessuno che lo liberi».
12 O Dio, non allontanarti da me;
mio Dio, affrèttati a soccorrermi!
13 Siano confusi, siano annientati gli avversari dell'anima mia,
siano coperti di vergogna e disonore quelli che desiderano il mio male!
14 Ma io spererò sempre,
e a tutte le tue lodi ne aggiungerò altre.
15 La mia bocca racconterà ogni giorno la tua giustizia e le tue liberazioni,
perché sono innumerevoli.
16 Proclamerò i prodigi di Dio,
il SIGNORE,
ricercherò la tua giustizia, la tua soltanto.
17 O Dio, tu mi hai istruito sin dalla mia infanzia,
e io, fino a oggi, ho annunciato le tue meraviglie.
18 E ora che sono giunto alla vecchiaia e alla canizie, o Dio, non abbandonarmi,
finché non abbia raccontato i prodigi del tuo braccio a questa generazione
e la tua potenza a quelli che verranno.
19 Anche la tua giustizia, Dio, è eccelsa;
e tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi è simile a te?
20 Tu, che ci hai fatto vedere molte e gravi difficoltà,
ci darai di nuovo la vita
e ci farai risalire dagli abissi della terra;
21 tu accrescerai la mia grandezza
e ritornerai a consolarmi.
22 Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio!
A te salmeggerò con la cetra, o Santo d'Israele!
23 Le mie labbra esulteranno, quando salmeggerò a te,
e così l'anima mia, che tu hai riscattata.
24 Anche la mia lingua parlerà tutto il giorno della tua giustizia,
perché sono stati svergognati, sono stati umiliati quelli che desideravano il mio male.
avec son antienne Deus meus, eripe me ; on éteint un troisième cierge ;
Antiphona III Deus meus, eripe me de manu peccatoris.
Versicule
Avertantur retrorsum et erubescant.
R. Qui cogitant mihi mala
Pater noster en silence ;
1re leçon : Commencement des Lamentations du prophète Jérémie (Lm 1, 1-5) (Livre des lamentations) ;
Il lamento del profeta: desolazione di Gerusalemme e sua causa
1 Come mai siede solitaria la città che era gremita di popolo? La grande fra le nazioni è divenuta come una vedova: la principessa fra le province è stata sottoposta a tributo. 2 Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici. 3 Giuda è andato in cattività, gravato da afflizione e dura schiavitù; egli abita in mezzo alle nazioni, non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto tra le avversità. 4 Le strade di Sion sono in lutto, perché nessuno più viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell'amarezza. 5 I suoi avversari sono divenuti i dominatori, i suoi nemici prosperano, perché l'Eterno l'ha afflitta per la moltitudine delle sue trasgressioni; i suoi bambini sono andati in cattività davanti al nemico.
1er répons : In monte Oliveti ;
In monte Oliveti oravit ad Patrem: Pater, si fieri potest, transeat a me calix iste. Spiritus quidem promptus est, caro autem infirma. Vigilate et orate, ut non intretis in tentationem.
2e leçon : suite des Lamentations (Lm 1, 6-9) ;
6 Dalla figlia di Sion è scomparso tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti a chi li insegue. 7 Nei giorni della sua afflizione e del suo vagare Gerusalemme ricorda tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi. Quando il suo popolo cadeva in mano del nemico e nessuno le veniva in aiuto, i suoi avversari la vedevano e ridevano per la sua rovina. 8 Gerusalemme ha grandemente peccato, perciò è divenuta una cosa immonda; tutti quelli che l'onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; sì, essa sospira e si volge indietro. 9 La sua lordura era nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; perciò è caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. «Guarda, o Eterno, la mia afflizione, perché il nemico si innalza».
2e répons : Tristis est anima mea ;
Tristis est anima mea usque ad mortem; sustinete hic et vigilate
mecum. Nunc videbitis turbam quae circumdabit me, vos fugam capietis, et ego vadam
immolari pro vobis. Ecce appropinquat hora et Filius hominis tradetur in manus
peccatorum.
3e leçon : suite des Lamentations (Lm 1, 10-14) ;
10 L'avversario ha steso la sua mano su tutti i tuoi tesori, perché ha visto le nazioni entrare nel suo santuario; quelle a cui tu avevi comandato di non entrare nella tua assemblea. 11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno le loro cose più preziose in cambio di cibo per riprendere vita. «Guarda, o Eterno, e considera come sono diventata spregevole!».
Il lamento di Gerusalemme: riconoscimento dei suoi peccati e loro conseguenze
12 «Nulla di simile vi avvenga, o voi che passate vicino. Mirate e guardate, se c'è dolore simile al mio dolore, quello che mi tormenta e che l'Eterno mi ha inflitto nel giorno della sua ira ardente. 13 Dall'alto ha mandato un fuoco nelle mie ossa, si è impadronito di esse; ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro, mi ha reso desolata, nel languore tutti i giorni. 14 Dalla sua mano è stato legato il giogo delle mie trasgressioni, che s'intrecciano insieme e gravano sul mio collo; ha fatto venir meno la mia forza; il Signore mi ha dato nelle mani di coloro ai quali non posso resistere.
3e répons : Ecce vidimus eum.
I Ecce vidimus eum non habentem speciem neque decorem, aspectus ejus in eo non est. Hic peccata nostra portavit et pro nobis dolet. Ipse autem vulneratus est propter iniquitates nostras; cujus livore sanati sumus. Vere languores nostros ipse tulit, et dolores nostros ipse portavit.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ufficio_delle_Tenebre
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