Christ's entry into Jerusalem from the Melisende Psalter
Ai fratelli e alle sorelle della Chiesa di Roma
Per i testi della Santa Messa del 5 aprile
BENEDIZIONE DEI RAMI
COMMEMORAZIONE DELL'INGRESSO
DI GESU' IN GERUSALEMME
I fedeli sono radunati in una chiesa succursale o in altro luogo; portano in mano i rami di ulivo o di palma. All'arrivo del sacerdote si canta l'antifona seguente o un altro canto adatto.
ANTTFONA
Osanna al Figlio di Davide. Benedetto colui cl1e viene nel nome del Signore: è il Re d'Israele. Osanna nell'alto dei celi.
Il sacerdote saluta i presenti poi con breve parole illustra il significato dei gesti che stanno per compiere e li invita a una partecipazione attiva e consapevole.
Fratelli carissimi,
questa assemblea liturgica e preludio alla Pasqua del Signore, alla quale ci stiamo preparando con la penitenza e con le opere di carità fin dall'inizio della Quaresima. Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e risurrezione. Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore nel suo ingresso nella città santa, e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce per essere partecipi della sua risurrezione.
Il sacerdote benedice i rami, che, dopo la processione, saranno portati nelle case come segno di fede.
PREGHIAMO: Dio onnipotente ed eterno, benedici + questi rami [di ulivo], e concedi a noi tuoi fedeli, che accompagniamo esultanti il Cristo, nostro Re e Signore, di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Oppure:
PREGHIAMO:
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te, e concedi a noi tuoi fedeli, che rechiamo questi rami in onore di Cristo trionfante, di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone. Per Cristo nostro Signore.
E senza nulla dire, asperge i rami con l'acqua benedetta
LETTURA DEL VANGELO
Segue la proclamazione del Vangelo dell'ingresso del Signore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: "Perché lo slegate?", risponderete così: "Il Signore ne ha bisogno"».
Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno».
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene,
il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo
e gloria nel più alto dei cieli!».
Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Parola del Signore.
Dopo il Vangelo si può fare, secondo le circostanze, una breve omelia. Per dare l'avvio alla processione, il celebrante, o un altro ministro, può fare un'esortazione con queste parole:
Imitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme, che acclamavano Gesù, Re e Signore, e avviamoci in pace.
Ha quindi inizio la processione verso la chiesa, nella quale si celebra la Messa. Durante la processione, il coro e il popolo eseguono i canti adatti alla celebrazione.
PROCESSIONE IN ONORE DI CRISTO RE
Il celebrante, o un altro ministro, può fare un'esortazione con queste parole o con altre simili.
Imitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme, che acclamavano Gesù, Re e Signore, e avviamoci in pace.
Ha quindi inizio la processione verso la chiesa, nella quale si celebrerà la Messa. Procede il turiferario con il turibolo fumigante; segue la croce ornata a festa; ai suoi lati due accoliti con le candele accese; poi il sacerdote con i ministranti e ministri e dietro a loro i fedeli. I ministri, i ministranti e i fedeli portano in mano i rami benedetti. Si eseguono i canti appropriati.
La processione si conclude con l'orazione (o colletta) della messa. Si tralasciano quindi i riti di introduzione. La messa prosegue poi con la Liturgia della Parola.
ANTIFONA D'INGRESSO
Sei giorni prima
della solenne celebrazione della Pasqua,
quando il Signore entrò in Gerusalemme,
gli andarono incontro i fanciulli:
portavano in mano rami di palma,
e acclamavano a gran voce:
Osanna nell'alto dei cieli:
Gloria a te che vieni,
pieno di bontà e di misericordia.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Osanna nell'alto dei cieli:
Gloria a te che vieni,
pieno di bontà e di misericordia.
Púeri Hebræórum,
portántes ramos olivárum,
obviavérunt Dómino,
clamántes et dicéntes:
Hosánna in excélsis.
PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA
tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum
e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
II DOMENICA DI PASSIONE
Santa Messa
DOMINÍCA SECUNDA PASSIÓNIS
SEU IN PALMIS
Ai fratelli e alle sorelle della Chiesa di Canterbury e della Comunione Anglicana
Palm Sunday
The Donkey
When fishes flew and forests walked
And figs grew upon thorn,
Some moment when the moon was blood
Then surely I was born.
With monstrous head and sickening cry
And ears like errant wings,
The devil’s walking parody
On all four-footed things.
The tattered outlaw of the earth,
Of ancient crooked will;
Starve, scourge, deride me: I am dumb,
I keep my secret still.
Fools! For I also had my hour;
One far fierce hour and sweet:
There was a shout about my ears,
And palms before my feet.
G.K. Chesterton
Orazione
Dio nostro Salvatore,
il tuo Figlio Gesù Cristo entrò in Gerusalemme come Messia andando incontro alla passione e alla morte;
fa’ che queste palme siano per noi il segno della sua vittoria,
affinché portandole nel suo nome
possiamo sempre acclamarlo come nostro Re
e seguirlo sulla via che conduce alla vita eterna;
egli vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
unico Dio, ora e per sempre.
Amen.
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